A due anni dall’inizio della pandemia non ci sono ormai più dubbi: sono stati i giovani e in particolare gli adolescenti a subire maggiormente gli effetti del Covid e delle relative restrizioni in Italia. A metterlo in luce è l’indagine sull’istruzione condotta da GoStudent, la piattaforma di ripetizioni online che è ormai diventata un punto di riferimento per genitori e studenti. Vediamo però nel dettaglio cosa è emerso da questo studio: quali sono state le difficoltà maggiori per i ragazzi durante la pandemia e cosa è cambiato in questi ultimi anni.
Solitudine e mancanza di interazioni sociali: il disagio dei giovani durante la pandemia
Per il 70% degli studenti italiani intervistati, durante la pandemia è stata la mancanza di interazioni sociali la vera problematica. I bambini e ragazzi italiani hanno accusato l’impatto dell’isolamento più dei coetanei degli altri Paesi (60%) Sono stati tantissimi i giovani che hanno affermato di aver sofferto parecchio la solitudine, di essersi sentiti costretti in casa senza la possibilità di comunicare come di consueto con i propri coetanei. Come si può facilmente intuire, sono stati soprattutto gli adolescenti a manifestare questo tipo di disagio ma non da meno sono stati i più giovani. Gli stessi alunni delle scuole elementari hanno vissuto con disagio la distanza dai propri amicii e l’impossibilità di andare in classe. La mancanza di interazioni sociali ha portato con sé delle conseguenze spesso gravi, come testimoniano psicologi e professionisti. Molti adolescenti purtroppo hanno sviluppato problematiche quali ansia, depressione ed autolesionismo proprio come diretta conseguenza della particolare situazione di disagio che si è venuta a creare con il Covid.
Lacune nell’apprendimento dovute alla pandemia
Sempre per colpa della pandemia, moltissimi studenti hanno dichiarato di avere oggi delle lacune in una o più materie scolastiche: di essere insomma rimasti indietro con il programma e aver bisogno di recuperare. Quasi la metà degli studenti italiani (47%) ed europei (48%) intervistati da GoStudent ha lamentato lacune in una o più materie. Più pessimistica la visione dei genitori: ben il 59% dei genitori italiani ritiene che i figli abbiano lacune nell’apprendimento dovute alla pandemia. Un risultato leggermente superiore alla media dei genitori del resto d’Europa (57%).
Quel che è certo è che sono aumentati gli studenti con problemi nell’apprendimento così come coloro che sono rimasti indietro e adesso rischiano più di un debito formativo.
Una situazione generalizzata in Italia, che sembra collegata inevitabilmente alle misure messe in campo per gestire l’emergenza sanitaria nelle scuole. Tra il lockdown, la sospensione delle lezioni, la DAD e via dicendo, era immaginabile che per i ragazzi sarebbero stati anni difficili e non si poteva pretendere nulla di diverso.
Il boom delle ripetizioni online
Il successo registrato negli ultimi mesi da GoStudent sta mostrando che l’avvicinamento al mondo dell’e-learning è ormai cosa assodata. Sempre più studenti e genitori preferiscono le piattaforme di ripetizioni online come GoStudent appunto, piuttosto che le classiche lezioni in presenza. Questo perché non c’è più la diffidenza di un tempo nei confronti della didattica online e l’efficacia dell’e-learning è ormai comprovata.. Seguire delle ripetizioni online anziché in presenza permette, inoltre, di risparmiare in termini di tempo e denaro, e avere piena flessibilità nella gestione delle lezioni.