Un nuovo studio identifica un metodo di bonifica naturale capace di rimuovere i PFAS dalle acque superficiali.
L’acqua contaminata da PFAS, composti chimici con possibili effetti sulla salute, potrebbe non essere più un problema.
È merito di uno studio condotto dall’Università dell’Australia Meridionale, in collaborazione con CSIRO, che ha individuato un valido sistema di depurazione naturale da questi contaminanti ambientali.
Sono giunchi nativi australiani le piante capaci di rimuovere i PFAS dai residui di acqua piovana. In particolare sono tre le specie oggetto dello studio: Phragmites australis, Baumea articulata e Juncus kraussii. Basti pensare che la prima di queste può eliminare i residui di PFAS con un efficacia tra il 42 e il 53%. Per quale motivo però è importante che l’acqua venga depurata da questi composti chimici?
I PFAS sono molecole utilizzate in campo industriale per le loro proprietà impermeabilizzanti. Li troviamo impiegati nell’industria conciaria e nel rivestimento dei cartoni per uso alimentare. Sono anche usati nell’abbigliamento tecnico e come rivestimento antiaderente per pentole e padelle. Proprio la loro estrema resistenza li rende anche potenzialmente dannosi per la salute, perché tendono ad accumularsi nell’ambiente e negli organismi.
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Tra le conseguenze accertate dell’esposizione prolungata ai PFAS troviamo, ad esempio, problemi legati alla fertilità e allo sviluppo dei bambini, così come l’aumento del rischio di sviluppare alcuni tumori. In più queste molecole possono impattare negativamente sul sistema immunitario, e andare a influire sui livelli di colesterolo e i fattori di rischio per l’obesità.
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Il dottor Awad, autore dello studio ha affermato “La nostra ricerca ha valutato l’efficacia dei giunchi australiani per rimuovere i residui di PFAS dalle acque piovane, scoprendo – riporta la redazione di Rinnovabili- che Phragmites australiswas sia la specie più efficace nell’assorbire queste molecole attraverso le sue radici e germogli”.
In Australia, sede dell’università che ha effettuato la ricerca, il problema dei PFAS è legato in particolare all’utilizzo delle schiume antincendio, che rilasciano residui di queste sostanze sulla superficie dei corsi d’acqua. Per questo i ricercatori, hanno elaborato un sistema di bonifica naturale basato sulla crescita idroponica di queste piante. Installandole in ambienti urbani già esistenti, infatti, è possibile depurare l’acqua in maniera efficace e conveniente.
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