A Modena un ragazzo di 23 anni è morto mentre tentava di sfuggire alla Polizia: avrebbe ingoiato della droga e poi sarebbe precipitato dal balcone di un’abitazione.
Incredibile quanto accaduto a Modena. Un ragazzo nigeriano di 23 anni sarebbe morto mentre cercava di sfuggire alla Polizia che aveva fatto irruzione nel suo appartamento per effettuare una perquisizione.
Numerose, pare, fossero state le segnalazioni di un giro di spaccio che partiva dall’interno di quelle mura. Il giovane, alla vista degli agenti, avrebbe ingoiato alcune dosi di cocaina, dopodiché si sarebbe diretto verso il balcone. Con ogni probabilità voleva solo scappare, purtroppo però il destino ha avuto in serbo per lui altri piani. Inutili i tentativi di soccorso.
Modena, ragazzo di 23 anni muore precipitando dal balcone mentre fugge dalla Polizia
Si trattava di un controllo per cercare di smantellare un giro di spaccio, quello all’esito del quale un tentativo di fuga si è tramutato in tragedia.
Stando a quanto riportano i colleghi de Il Resto del Carlino, nella giornata di ieri – sabato 7 maggio– a Modena la Polizia avrebbe perquisito un appartamento dal quale si pensa partisse lo smistamento di sostanze stupefacenti. All’interno dell’abitazione un ragazzo nigeriano di 23 anni il quale, alla vista degli agenti, avrebbe inghiottito 12 dosi di cocaina e tentato la fuga. Il giovane si sarebbe diretto verso il balcone con l’intento – secondo una prima ricostruzione- di calarsi su quello sottostante. Purtroppo, però, forse anche a causa della pioggia, avrebbe perso la presa scivolando nel vuoto.
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Il tutto sarebbe accaduto sotto gli occhi di altri residenti e degli agenti che nulla hanno potuto per scongiurare il dramma. Immediata la chiamata al 118 sopraggiunto in ambulanza con una squadra medica. Nonostante i tentativi di rianimazione operati, però, nulla è stato possibile per il ragazzo dichiarato morto sul posto. Troppo gravi le ferite riportate.
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Ad essere presente, riporta Il Resto del Carlino, anche la proprietaria dell’immobile, la quale lo aveva concesso in locazione ad un altro connazionale della vittima. L’appartamento era infatti affittato ad un altro 23enne, il vero destinatario del controllo della Polizia.
Numerose le persone sentite in qualità di testimoni. La Procura ha aperto un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.