Lidl piovono accuse senza precedenti, ecco cosa rischia il famoso discount

Lidl: per il noto brand di discount una questione molto spinosa. Tutto è ancora da vedere ma i presupposti non sono dei migliori

È uno dei discount più famosi al mondo, presente il 31 Paesi e con oltre 13 mila supermarket sparsi su tutto il globo, oltre 700 solo in Italia. Parliamo del colosso Lidl, il brand di origine tedesca che in pochissimo tempo ha saputo conquistare i cittadini europei e non solo, dando anche importanti realtà lavorative. Solo nel nostro Paese si contano 20 mila dipendenti.

Insegna Lidl
Insegna Lidl (Facebook)

Non sempre però tutto va per il verso giusto. A volte, infatti, possono esserci degli incidenti di percorso anche abbastanza pesanti. È proprio quello che è accaduto a Lidl, accusato di aver fatto un’azione commerciale scorretta. In corso una querelle molto delicata e importante che forse in pochi sanno. Vi spieghiamo tutto.

Lidl, questione spinosa: l’accusa è pesante

Market Lidl
Market Lidl (Facebook)

Lidl accusato di aver copiato uno dei prodotti più iconici del Made in Italy nel mondo. È direttamente Disaronno e l’azienda del varesotto che lo produce da circa cinque generazioni che lo ha chiamato in causa.

L’accusa verso il noto discount tedesco è quella di mettere in commercio un prodotto molto simile al noto liquore alla mandorla che viene esportato in tutto il mondo.

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Più che il liquore in sé per sé, quello che inganna, specifica Disaronno, è la bottiglia scelta dalla Lidl che ha le sembianze quasi uguali a quella del noto liquore: rettangolare con angoli smussati ed un tappo scuro a forma di prima. Proprio per questi motivi Disaronno ha chiesto di far ritirare dal mercato il liquore “copia” commercializzato dalla Lid, pare circa 11 milioni di bottiglie.

Il procedimento legale non è ancora terminato. I primi due gradi di giudizio, svolti in Italia, però sono stati vinti dall’azienda tricolore che ha accusato il discount di contraffazione e di concorrenza sleale. Ora si attende il terzo grado con il responso della Cassazione.

Per il momento Lidl non ha ritirato il liquore alla mandorla. Continua a venderlo in Italia come all’estero ma con una bottiglia che si differenzia dalla prima versione, con un tappo molto meno simile all’originale.

Nella querelle legale che è in corso è stata coinvolta, da Lidl, anche la distilleria italiana che produce, vende ed esporta il liquore. Disaronno ha contestato che tutto questo viene fatto comunque per conto di Lidl che è “a capo” della scelta e la distilleria a monte non ha colpe. Ai giudici della Cassazione ora l’ultima sentenza.

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C’è da dire che non è la prima volta che accade una cosa del genere per Lidl. Una battaglia simile c’è stata per Monsieur Cuisine Connect, il robot da cucina commercializzato dal discount tedesco e accusato di essere la copia economica del Bimby.

Il procedimento si è svolto in Spagna e Lidl ha avuto la meglio dimostrando che nessun brevetto è stato copiato e da pochi giorni il robot è tornato in commercio.

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