Un’accurata indagine ha svelato il perché uno degli alimenti maggiormente utilizzati dagli italiani è invece altamente sconsigliabile.
La celebre rubrica di “Prevenzione a tavola“, nota soprattutto sui vari social network di riferimento, ha confrontato in queste ore le raccomandazioni dell’OMS e dell’AIRC con le indicazioni riportate su alcune confezioni di un alimento particolarmente in voga tra gli italiani. Ecco perché ad oggi sarebbe preferibile moderarne quanto più possibile il consumo.
Il rinomato percorso di educazione alimentare, che vanta al momento oltre 124mila follower su Instagram, ha recentemente messo a disposizione degli utenti un corso intitolato “Dimagrire Mangiando“. Al prezzo di soli 49 euro è possibile affidarsi alla guida e ai consigli di esperti per favorire la perdita di peso in maniera salutare. Ma vediamo adesso, in modalità gratuita, quale alimento ha deciso di sconsigliare uno dei suoi portavoce.
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L’alimento preso in questione è la bresaola. Questa tipologia di salume tipicamente italiano, generato grazie all’essiccazione di carne di manzo salata e che acquistiamo ogni giorno nei supermercati, contiene al suo interno due conservanti.
I nitriti e i nitrati, indicati sull’etichetta, rappresentano soltanto la prima spia a favorire uno stato di allerta nei suoi abituali consumatori. Come si legge sul sito ufficiale dell’AIRC, un consumo eccessivo di tali conservati, è difatti “associato all’aumento di rischio di tumori dello stomaco e dell’esofago“.
Inoltre, se diamo un’occhiata anche alla tabella nutrizionale indicata sulla confezione, si può notare che tendenzialmente per 100g di bresaola si raggiunge un consumo di almeno 4 grammi di sale.
Dunque, consumandone una sola confezione per uso singolo, si rischia di sfiorare con facilità la dose giornaliera consigliata. Ossia di un massimo di 5 grammi di sale.
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Infine, secondo le attuali linee guida proposte dall’AIRC, lo stesso consumo di carni processate ( quali, ad esempio, la bresaola) resta di ridurle quanto più possibile nel nostro abituale regime alimentare. La CREA, come riporta il blog, suggerisce difatti una dose massima di 50 grammi settimanali.
INTERVISTA RICCARDO FOGLI , IL VIDEO
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