Delitto+di+Garlasco%2C+cosa+%C3%A8+successo+quel+giorno+nella+villa+di+Via+Pascoli%3F
yeslifeit
/2022/05/24/delitto-garlasco-cosa-successo-villa-via-pascoli/amp/
Casi

Delitto di Garlasco, cosa è successo quel giorno nella villa di Via Pascoli?

A quasi sette anni dall’omicidio di Chiara Poggi in quel di Garlasco, parla per la prima volta il colpevole, condannato a 16 anni di reclusione.

Uno dei casi di cronaca nera di grande frequenza mediatica, a livello nazionale è senz’altro l’efferato omicidio ai danni della 26 enne, Chiara Poggi, classe 1981 di Vigevano.

Alberto Stasi (Instagram)

Tra filmati, documenti e dichiarazioni sui giornali si è cercato di far luce su ciò che accadde realmente quel 13 Agosto 2007, giorno dell’omicidio.

Chiara, ragazza dalle forti ambizioni e impiegata di prestigio con una laurea in Economia era a casa da sola mentre i genitori e il fratello, in vacanza.

Prima del ‘bagno’ di sangue sul pavimento della villa, sita a Garlasco, in Via Pascoli, la ricostruzione degli inquirenti non aveva gettato le basi su altri presunti ospiti, presenti quel giorno sul luogo del delitto. E dunque identità diverse da quella del fidanzato, Alberto Stasi (laureato alla Bocconi di Milano), studente modello e con una futura aspirazione da commercialista.

Alberto finì in manette il 24 Settembre 2007 e vi rimase per soli quattro giorni prima di essere assolto per mancanza di prove effettive e forte di quel sangue già asciutto sul pavimento, al momento del suo arrivo.

Nel frattempo, la ricostruzione approfondita dei “Ris” e del comparto di Polizia Scientifica pavese non ha prodotto altri risultati, idonei ad incastrare identità diverse al di fuori di Alberto.

Tuttavia il caso di cui ancora si parla in tv ha approfondito ulteriormente le sue radici, concentrando l’attenzione sulle scarpe del giovane laureato, al momento del suo arrivo in villa.

Quel giorno, Alberto indossava un paio di calzature immacolate (e probabilmente sostituite), senza una traccia di sangue. Proprio quest’ultimo dettaglio fu giudicato dagli inquirenti il capo espiatorio, sulla base del quale Stasi poteva ritenersi nuovamente colpevole dei fatti.

Ciò che scaturisce dal nuovo report, associato all’incompatibilità del racconto del difensore dell’incriminato, il 17 Dicembre 2014, Alberto viene condannato a 16 anni di carcere.

Delitto di Garlasco, le prime parole dell’omicida a sette anni dalla condanna: tutta la verità

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE ——-> Rischio Listeria grave, il Ministero della Salute blocca dal mercato il noto formaggio tra i più amati

A sette anni dalla definitiva condanna a 24 anni di reclusione, ad Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi, vittima dell’omicidio del 13 Agosto 2007 viene concessa la possibilità di esprimersi ed espletare la sua versione dei fatti.

“Sei stato tu ad uccidere Chiara?” esordisce a freddo il giornalista, inviato de “Le Iene” in carcere a Bollate, ivi Alberto è recluso. La risposta dell’interrogato, preso di mira con tanto di giudizio in veste di ‘Psicopatico‘ sulla pagina social della trasmissione, che ha condiviso il video dell’intervista, spiazza letteralmente tutti.

Alberto è ancora convinto che all’interno dell’appartamento erano presenti troppe impronte di sangue tra carabinieri e familiari di Chiara Poggi, per poter giudicare questo elemento, una condanna definitiva a suo discapito.

L’intervista ha poi toccato diversi temi legati a perizie e sentenze che si sono intercorse in questi quindici lunghi anni, con tanto di giudizio ritenuto “inadeguato” da parte dell’interrogato e sintomo di un’ingiustizia, associata ad un’incompetenza di fondo di chi opera nei settori giurisprudenziali italiani.

E’ questa dunque la versione dei fatti di Alberto Stasi, assolto in “Primo Grado” e poi in “Appello” dalla Corte di Cassazione nel lontano 2007, per poi essere re-incriminato per l’omicidio della fidanzata, a detta sua, senza prove oggettive, tali da giustificare una condanna in carcere.

Chissà se le parole di Alberto verranno prese in esame dagli inquirenti, disposti eventualmente a riaprire un caso ormai chiuso, tra i più ‘gialli’ e misteriosi del Belpaese?

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE ——-> Incendio in un appartamento: disabile muore intrappolato tra le fiamme

Nonostante le parole del colpevole, gli italiani si schierano dalla parte di Chiara, con la speranza, in tutta questa storia, di veder trionfare la giustizia, sempre e comunque.

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

9 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

9 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

10 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

10 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

11 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

1 anno ago