Ottime notizie per la Ricerca dopo aver assistito alla scoperta del miele dalle proprietà uniche nel suo genere. L’ape inaugura nuove frontiere per la sperimentazione.
L’incredibile scoperta dell’esistenza di alcune api in Amazzonia, private del loro pungiglione per natura e all’altezza di produrre un miele dall’elevate capacità benefiche, non ha potuto fare a meno di attirare l’attenzione di moltissimi esperti nel corso di queste ultime settimane.
Vissute in piena libertà e senza la necessità di ricevere finora alcun ausilio da parte dell’Uomo, questa tipologia di api appena scoperta ha velocemente incuriosito l’universo scientifico per via del loro miele eccezionale.
Le proprietà intrinseche di questa sostanza, già largamente elogiata in tutto il globo, sono state dapprima analizzate dagli esperti accorsi sul campo. Ora non resta loro che procedere a passo spedito verso l’allevamento di tali “miracolosi” esemplari.
Scoperta l’incredibile ape dal miele terapeutico: nuove frontiere per la Ricerca
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Mentre gli abitanti del luogo pare stiano già tentando di organizzarsi per ammaestrarle, prendendosene cura come uno dei tesori più preziosi venuti alla luce negli ultimi anni, la Ricerca si appresta al contempo a confermare le prime incoraggianti ipotesi.
Le api dell’Amazzonia, riconoscibili per l’assenza di pungiglione sviluppato e posizionato al limite del loro addome, sono destinate a vivere in ambienti prettamente tropicali. Nonostante siano state ufficialmente scoperte in età moderna, la loro esistenza pare sia stata datata al 2000 a.C, quando gli antichi maya popolavano il territorio del sud-America.
Le potenzialità benefiche del miele prodotto da queste api sarebbe in grado di sconfiggere innanzitutto parassiti che potrebbero impedire la sopravvivenza della loro stessa specie. Mentre l’alto grado di immunità verso funghi e batteri, se utilizzato per lenire infezioni e contrastare anche gravi patologie legate all’apparato respiratorio nell’Uomo, garantirebbe altrettante alte probabilità di successo.
Inoltre: in sostituzione all’efficacia, seppur letale, del pungiglione: tali esemplari possiedono invece la capacità di mordere. Per queste api il morso è infatti l’unico escamotage a cui appellarsi per difendersi.
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Tra l’altro in conclusione, secondo alcune ultime indagini, i loro morsi sono descritti dagli studiosi come altamente dolorosi.