Uno studio pubblicato su Lancet planetary health ha rivelato il responsabile della morte – nel globo – di 9 milioni di persone all’anno.
Che “esistenza umana” faccia rima con “caducità” è noto sin dai primordi. La pandemia da Covid-19 lo ha drammaticamente ricordato a ognuno di noi, imponendosi nell’immaginario collettivo come emblema di un “memento mori postmoderno”.
La copertura mediatica di cui negli ultimi due anni ha goduto il “SARS-CoV-2” ha fatto cadere nell’oblio – solo giornalisticamente, non dal punto di vista sanitario – un altro microscopico nemico che causa ogni anno la morte di milioni di persone.
L’inquinamento ambientale provoca ogni anno la morte di nove milioni di persone
Infezioni respiratorie, asma, infarto: sono solo alcuni dei mali – in costante aumento tra la popolazione mondiale – provocati dall’esposizione quotidiana con sostanze tossiche presenti nel suolo, nell’acqua e nell’aria.
Lo studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori e pubblicato su Lancet planetary health ha reso noto che l’inquinamento (nelle varie tipologie in cui può manifestarsi), a partire dal 2015 ha causato nove milioni di vittime all’anno (un sesto dei decessi a livello mondiale).
Inquinamento atmosferico e ambientale: i numeri nel dettaglio e le differenze fra nazioni
Dei nove milioni di decessi annui registrati a causa dell’inquinamento, 6,7 milioni sono stati causati dall’inquinamento atmosferico, 1,4 milioni dall’inquinamento delle acque, 900 mila dall’avvelenamento da piombo.
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“È come se stessimo bollendo lentamente in pentola. Eppure, non stiamo dando all’inquinamento la stessa importanza che abbiamo attribuito all’ HIV, alla malaria o alla crisi climatica in generale” ha dichiarato Richard Fuller, ingegnere e ambientalista – coautore dello studio – noto per la sua lotta contro l’inquinamento globale.
La contaminazione dell’aria (riconducibile alla combustione di carbone) e dell’acqua sono diffuse soprattutto nei Paesi del continente africano e in quelli in via di sviluppo come documentato in numerosi report anche dall’OMS (“Organizzazione Mondiale della Sanità).
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L’aumento delle morti a causa dalle emissioni dei cosiddetti combustibili fossili, nonché dei prodotti chimici per l’agricoltura, è invece in crescita in tutto il mondo.