La protagonista di questa drammatica storia è la giovane Yanexy Gonzales Guevara, 23enne di origini cubane, trasferitasi in Italia per seguire l’uomo di cui si era innamorata, quello stesso uomo che poi le ha tolto la vita.
Il primo incontro e il trasferimento in Italia
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Yanexy Gonzales Guevara ha 20 anni e vive nella città di Camaguey, a Cuba, quando incontra il 35enne Marco Cantini. L’uomo, imprenditore edile, si trova a Cuba per un breve viaggio. Durante quei giorni i due si incontrano per caso. Marco rimane molto colpito dalla giovane Yanexy ed inizia a corteggiarla. Dal canto suo la ragazza è estremamente lusingata dalle attenzioni di quell’uomo più grande ed è così che la relazione tra i due avrà inizio.
E’ passato a malapena un anno da quel primo incontro quando la coppia decide di convolare a nozze e insieme scelgono di trasferirsi a vivere definitivamente in Italia. Si trasferiscono a vivere nel paese di lui, precisamente a Passogatto di Lugo, in provincia di Ravenna. Pochi mesi dopo il suo arrivo in Italia, Yanexy rimane incinta. Inizialmente la sua nuova vita in quel paese a lei sconosciuto, si svolge in maniera tranquilla e nonostante senta molto la mancanza della sua famiglia, trova conforta nei familiari di Marco che la accolgono molto bene. Tutti tranne una zia che non accetta il fatto che il nipote abbia sposato una ragazza cubana.
La depressione post parto
Dopo la nascita del bambino però, tutto inizia a cambiare. Yanexy si sente sempre più sola, calata all’interno di un contesto che non le appartiene. Anche Marco cambia atteggiamento nei suoi confronti e alla richiesta di Yanexy di poter tornare a Cuba a trovare la sua famiglia, dice di no. Yanexy si trova inoltre ad affrontare una fase di depressione post parto molto acuta. E’ proprio per tale motivo che a questo punto intervengono i servizi sociali. Si ritiene infatti che la madre, a causa della depressione, non possa adeguatamente prendersi cura del figlio. Il bambino viene così affidato alla famiglia paterna e Marco decide in particolare, che sarà proprio la zia a prendersi cura del piccolo.
Guarita dalla depressione, Yanexy vorrebbe riprendere con sé il bambino, ma è proprio Marco ad opporsi: non vuole assolutamente che la donna torni a occuparsi del bambino e fa di tutto per impedirglielo.
Yanexy decide ad un certo punto di partire da sola per Cuba, per un breve periodo. E’ proprio il marito ad acquistarle il biglietto di andata. Al momento di rientrare in Italia però, Yanexy avrà una brutta sorpresa: scopre infatti che Marco non le ha comprato il biglietto di ritorno, al fine di impedirle di tornare a casa. Dopo molte peripezie per trovare il denaro sufficiente per l’acquisto del biglietto, la giovane donna riesce finalmente a rientrare in Italia. Qui il rapporto con il marito continua a peggiorare, non riesce a riprendersi il suo bambino e la situazione rende Yanexy sempre più preoccupata e ansiosa. Con Marco vi sono continui scontri e arriveranno anche le prime aggressioni fisiche. Dopo qualche tempo i due decidono di separarsi; Yanexy resta a vivere nella casa coniugale, ma in condizioni estremamente disagevoli, e Marco si trasferisce in un altro appartamento.
L’omicidio
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Arriviamo al 2008. E’ la sera del 21 agosto quando, dopo essere stata a cena da un’amica, Yanexy rientra a casa e trova lì Marco. I due hanno una violenta discussione. Da quel momento di Yanexy si perdono completamente le tracce. Inizia così un lungo periodo di ricerche e due settimane dopo, precisamente il 2 settembre, il corpo della donna viene rinvenuto in fondo ad un pozzo vicino alla sua abitazione. Inizialmente viene fatta l’ipotesi di suicidio. Dopo un’accurata indagine è emerso invece come ad uccidere Yanexy Gonzales e a buttarla nel pozzo sia stato proprio Marco Cantini.
Il processo
L’uomo viene arrestato e inizia il processo. Un processo lungo ben 10 anni. Solo nel 2018 è arrivata la sentenza definita che vede la condanna di Marco Cantini a 23 anni di carcere.