Il parco divertimenti di Gardaland fa registrare il tutto esaurito: ma il notevole afflusso porta con sé svariati problemi
Dopo il 2020 e il 2021 segnati dall’emergenza Covid e dalle restrizioni, l’estate che ci apprestiamo a vivere sembra poter essere, finalmente, più serena. E riprendono, finalmente, le presenze agli eventi di massa cui eravamo abituati prima della pandemia. Locali notturni, concerti, partite allo stadio, ma non solo.
Si torna a riempire anche i parchi di divertimento in tutta Italia. E’ il caso anche di Gardaland, uno dei più grandi e famosi in Italia. Negli ultimi giorni, si è registrato, nel parco di Peschiera del Garda, un pienone di presenze che non si vedeva da tempo.
Una buona notizia per il parco, per il settore e per tutti gli appassionati. Anche se il pienone di questi giorni ha portato con sé non pochi problemi, e non sono mancate le proteste, a tutti i livelli.
Gardaland, il caos del salta-coda: ed è un fiume di proteste
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Situazione abbastanza caotica, all’interno del parco divertimenti, descritta da un reportage odierno de ‘Il Giornale’, che racconta come la fruizione delle attrazioni sia all’insegna delle code. Traffico notevole già in entrata al parco, arrivando dall’autostrada, per il parcheggio a pagamento e per l’ingresso all’interno della struttura. Ma non è finita qui.
Per accedere alle varie giostre e attrazioni, infatti, è possibile usufruire, a pagamento, di alcune promozioni ‘salta-coda’. Tramite un app, è possibile ottenere un QR Code per ridurre i tempi d’attesa di fronte alle singole giostre, che a volte sono di ore. Con altrettante code per acquisirli negli appositi stand all’esterno delle giostre che contribuiscono al caos.
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Numerose proteste anche sui canali social di Gardaland, che in questi giorni ha poi disattivato proprio l’app ‘Qoda’. Molti utenti, lamentandosi delle code tornate ancor più chilometriche, hanno chiesto di ripristinare l’app e di tornare alla situazione precedente.