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Animali

Animali domestici e l’effetto pandemia: l’analisi

Il 2021 ha registrato un forte aumento della presenza di cani e gatti nelle case italiane, l’anagrafe canina Toscana conferma il trend a livello regionale.

Non solo echi negativi quelli lasciati dagli anni del lockdown: l’aumento di acquisti e adozioni animali è forse uno degli effetti più sorprendenti del periodo post pandemico. Già nel 2020 l’ENPA aveva registrato un boom di adozioni canine e feline, con un aumento del 15% di animali accolti nelle famiglie. “Questo forse è il piccolo miracolo di questa pandemia” scrive WebMegazine24 riportando le parole di Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA.

Un esemplare di Cocker (PicsbyFran – Pixabay)

Anche nel 2021, sul sito Anagrafe Animali d’Affezione (registro nazionale aggiornato dalle singole anagrafi territoriali), è stato censito un aumento delle iscrizioni. A livello regionale, la Toscana ha registrato un accrescimento pari a 10mila unità di immatricolazioni canine rispetto al periodo del lockdown. In questo conteggio non è stato tenuto conto dei gatti, la cui registrazione all’anagrafe non è obbligatoria.

Lo stesso anno, stando al rapporto annuale Assalco-Zoomark, il fatturato del mercato alimentare animale è stato di oltre 2,4 miliardi: 7% in più rispetto al 2020. Come sottolineato da Gianmarco Ferrari (presidente di Assalco) per ilBollettino “Durante la pandemia gli animali da compagnia hanno dato tanto alle persone, le quali sono state particolarmente attente alla loro alimentazione e salute”.

Toscana: Boom di adozioni per cani e gatti

(Pexels – Pixabay)

Rispetto agli anni 2019 e 2018, i dati del 2021 forniti dall’Unità Funzionale di Igiene Urbana e Veterinaria dell’Usl Toscana centro – così come quelli raccolti a nord ovest e sud est – attestano un considerevole aumento delle registrazioni canine e feline.

Arnaldo Melloni, responsabile del Parco degli Animali di Firenze, racconta come negli ultimi anni siano aumentate le visite alla struttura “Gli animali non fanno in tempo a entrare che vengono adottati”. L’utenza media è varia: famiglie, single, anziani. Melloni, inoltre, afferma che sono molte le persone indirizzate dagli psicologi all’acquisto di un animale per alleviare i problemi di natura psicologica legati al Covid-19. Questo quanto riportato dei colleghi di Firenze su La Repubblica.

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Un’analisi condotta da Google trend, dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza dell’OMS, ha riscontrato un aumento dell’interesse globale per l’adozione di animali domestici. Tra il 2019 e il 2021 parole chiave quali “adozione di cani” e “adozione di gatti” sono apparse nelle ricerche web il 250% in più rispetto al periodo pre pandemico.

L’aumento di adozioni e acquisti di cani e gatti ha però evidenziato alcuni aspetti negativi del binomio uomo-animale, ad esempio “Gli accumulatori di animali” spiega Melloni per La Repubblica “e la scarsa qualità delle condizioni igienico-sanitarie in cui vivono”. Un problema già individuato dall’ENPA fiorentino che, grazie al lavoro congiunto di polizia municipale e servizi sociali, opera costantemente per arginare le situazioni limite.

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Acquistare o adottare? Questo è il dilemma

È ancora presto per sapere se il 2022 confermerà l’andamento di adozioni e acquisti di animali domestici riscontrato nel 2021.

In un articolo pubblicato sul sito di Firenze.repubblica.it, Roberto Paolini (dell’Allevamento di boxer e carlini Orcagna) afferma “Se nel 2020 avessi avuto 200 cuccioli li avrei venduti tutti. Ora sembra non volerli più nessuno”. Secondo Paolini, con la fine dell’emergenza pandemica e delle restrizioni, le persone desiderano uscire e viaggiare senza impedimenti. Inoltre, a causa della crisi economica alcuni clienti scelgono allevamenti più economici ma meno etici, come quelli dell’Est.

Di allevamenti etici parla, nel medesimo articolo, anche Pallavicini (Allevamento boxer e bulldog francesi Mugello) ed evidenzia come nel nostro Paese manchi una cultura cinofila, biasimando quelle persone che pur di risparmiare acquistano presso allevamenti poco seri. Camilla Niccoli (Allevamento Rocca Bruna) e Paolo Simoni (Allevamento Lightsky di Lastra a Signa) spiegano infine che per un Boxer o un Bovaro la spesa prevista può variare dai 1.000 ai 2.000 euro, mentre per un Cavalier King il costo si aggira intorno ai 1.800 e 2.500. Comperare un cane con pedigree e certificazioni ha un costo e, se si vuole risparmiare, meglio adottare piuttosto che rivolgersi ad allevamenti non etici.

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