Atteso l’incontro UE del 22 Giugno per il ripristino e la tutela di laghi e fiumi presenti sul territorio europeo.
Durante la 50° Giornata Mondiale dedicata all’Ambiente, il WWF ha incontrato alcuni esponenti di Governo appartenenti alla UE, per sottolineare, ancora una volta, quanto sia importante proteggere e ripristinare i fiumi e i laghi d’Europa.
Molti paesi sono già attivamente impegnati per la tutela degli ecosistemi delle acque dolci, in particolare si sta cercando di ricollegare i fiumi alle loro pianure alluvionali, di recuperare zone che erano state prosciugate, di togliere dighe là, dove non servono, e di ripristinare la vegetazione fluviale per la tutela dell’ambiente circostante.
Il 22 Giugno la Commissione Europea si siederà di nuovo intorno al tavolo delle trattative per presentare una proposta di legge che abbia come obiettivo il ripristino e la tutela delle aree ambientali di acqua dolce.
E’ importante sottolineare quanto il disboscamento selvaggio degli argini dei grandi fiumi, i fiumi incanalati dall’uomo e il prosciugamento di alcune falde acquifere, abbia portato gravi danni ambientali in alcune zone dell’Europa, così come la minaccia di estinzione di alcune specie di pesci.
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L’incontro è stato fortemente chiesto dal WWF. “Il ripristino della natura potrà diventare una vera e propria svolta e una soluzione vincente per affrontare le crisi del clima e della biodiversità“.(Sabien Leemans, Senior Policy Officer per di WWF EPO).
E’ necessario che la strategia da considerare, da parte della Comunità Europea dovrà essere efficace e, soprattutto, tempestiva, in modo da poter iniziare il lavoro di ripristino nel più breve tempo possibile.
Del resto non serve andare lontano: dalla segnalazione dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche (notizia ANSA), in Italia i fiumi e i laghi si stanno impoverendo sempre di più, e la causa è da attribuirsi alle piogge sempre meno frequenti e meno abbondanti.
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In alcuni casi, la mancanza di acqua non permette di raffreddare adeguatamente le centrali idroelettriche, è il caso del fiume Po, che, anche in questa calda primavera inoltrata, soffre una crisi “con valori mai visti da 70 anni“(Ansa.it Emilia Romagna).A questo proposito diventa fondamentale l’intervento del WWF, che in collaborazione con ANEPLA, ha proposto un progetto di rinaturazione del Po, inserito anche nel PNRR ,per un impegno di 357 milioni di euro: una grande occasione da non perdere e da replicare su tutto il Paese (www.wwf.it).
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