La tragedia si è consumata in Giappone: l’anziano soffre da tempo di Alzheimer, malattia neurodegenerativa che intacca le funzioni cognitive.
Agghiacciante notizia dal Giappone, dove un anziano è finito sotto processo per aver ucciso a coltellate la nipote. Il nonno della vittima, 88 anni, soffre da tempo di Alzhaimer. Il morbo è una malattia neurodegenerativa e rappresenta la forma più comune di demenza progressiva. Lo spettro della patologia va da livelli considerati lievi a forme gravi e invalidanti, a un livello tale da compromettere seriamente la qualità della vita del paziente.
L’88enne è stato processato in un tribunale del paese nipponico. In aula, il responsabile dell’omicidio ha confessato il terribile gesto lo corso mese, pur ammettendo di non ricordarsi minimamente circostanze e dinamiche dell’evento.
Il processo è stato trasmesso in diretta streaming
Susumu Tomizawa, 88 anni, ha ammesso davanti ai giudici di aver ucciso a coltellate sua nipote Tomomi, una ragazza di 16 anni. La tragedia risale all’incirca a due anni fa, la notte del 9 settembre 2020 secondo quanto riporta la CNN. Stando alle ricostruzioni riportate dal media, il dramma è conseguito a un acceso “diverbio familiare”. L’intera nazione è ancora scossa per l’accaduto.
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L’anziano Tomizawa soffre di Alzheimer, una malattia neurologica progressiva e irreversibile che distrugge i neuroni e restringe le aree cerebrali. Le sue condizioni sono state considerate invalidanti; pertanto, in tribunale, i legali hanno sostenuto la tesi dell’impossibilità di giudizio: l’uomo non può essere ritenuto penalmente responsabile perché la patologia provoca demenza, condizione in cui funzioni cerebrali e cognitive risultano sensibilmente compromesse da molteplici deficit di natura linguistica, cognitiva e neurologica; tra questi le capacità di ragionamento e la perdita di memoria.