Non solo l’Assegno Unico. Per il 2022 è stato confermato un ulteriore aiuto economico per le neo-mamme che hanno un ISEE basso: i requisiti per ottenerlo.
Per chi ha appena avuto un bambino, lo ha preso in affido o in adozione, è stato confermato anche per il 2022 un importante aiuto economico, cumulabile all’Assegno Unico.
Un’agevolazione che riguarda tutte le donne disoccupate, le neo-mamme che non possono ottenere l’indennità di maternità dell’INPS e le casalinghe con figli a carico, accomunate dall’avere un ISEE basso.
Il bonus per le neo-mamme confermato per il 2022 è pensato per sostenere quelle madri che non hanno i requisiti necessari per ottenere il congedo maternità dell’INPS (per motivi di contribuzione o mancanza di occupazione), casalinghe o aventi un ISEE basso sebbene lavoratrici.
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Il bonus, che può arrivare fino a 1800 €, può essere richiesto da chi ha partorito, avuto in affido o adottato un bambino tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022; la domanda deve essere presentata, entro e non oltre 6 mesi dal parto, al proprio Comune di residenza ma viene erogato direttamente dall’INPS in 5 mensilità, non oltre i 45 giorni successivi dalla data di ricezione della pratica dai Comuni.
Tale bonus, per di più, spetta per ogni figlio, per cui in caso di parto gemellare e affido/adozione di più minori, l’importo è moltiplicato per il numero di bambini per i quali lo si richiede. In caso di adozione o affidamento pre-adottivo, il minore non deve aver supero i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affido (ovvero la maggiore età in caso di adozioni o affidamenti internazionali).
Inoltre, le neo mamme devono possedere la cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’UE e, qualora siano extra-comunitarie, devono avere un permesso di soggiorno. Infine, per tutte le richiedenti, è conditio sine qua non la residenza italiana.
Per poter richiedere il bonus mamma al proprio Comune di residenza, bisogna avere un reddito ISEE non superiore a 17.747,58 € e non può essere richiesto se la mamma già percepisce la Naspi. In base a ciò, hanno diritto a questo bonus anche le mamme che, sebbene abbiano i requisiti per ottenere l’indennità INPS, percepiscono un importo inferiore all’importo dell’assegno comunale.
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Per poter presentare domanda al proprio Comune di residenza, sono necessari il documento di identità della richiedente e il suo codice fiscale, l’eventuale permesso di soggiorno nel caso di madri extra-comunitarie, l’attestazione ISEE 2022 (relativa quindi al 2020), l’autocertificazione che dichiari il rispetto di tutti i requisiti necessari e l’indicazione del metodo di accreditamento preferito per l’erogazione del bonus, con gli eventuali dettagli del proprio IBAN.
Per conoscere l’esito della propria richiesta, bisogna infine fare affidamento al sito dell’INPS, accedendo alla propria area personale.
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