Sapete quanto guadagnano i tre tenori de Il Volo, Ignazio, Piero e Gianluca? Uno stipendio da capogiro, mai riscontrato prima: che cifre!
Vi siete mai chiesti a quanto ammontasse il lauto patrimonio dei tre tenori più ascoltati d’Italia? Prima di arrivare a dare una risposta a questa domanda, c’è da sottolineare l’appeal mediatico che Ignazio, Piero e Gianluca hanno raccolto in questi anni.
Tutto è partito dalla prima apparizione al Festival di Sanremo 2015, quando il terzetto si esibì per la prima volta in assoluto davanti ai teleschermi con l’inedito brano, “Grande Amore”.
Il primo posto raggiunto al termine della kermesse nazionale ha rappresentato il trampolino di lancio a livello Europeo, all’Eurovision Contest Song. Al termine della manifestazione continentale li abbiamo visti sul terzo gradino del podio.
Per fortuna la loro fama non si è arrestata in quell’occasione. Ignazio, Piero e Gianluca hanno continuato a raccogliere consensi in giro per il mondo tra nuove composizioni musicali e album
Il Volo, l’inestimabile patrimonio dei tre tenori: ecco le cifre da capogiro che guadagnano
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Dopo l’Eurovision Contest Song, la prima vetrina internazionale che ha permesso ai tre tenori de Il Volo di prendere il largo, Ignazio, Piero e Gianluca hanno aumentato in maniera esponenziale i loro successi.
Tra partecipazioni televisive e inviti irrinunciabili nella gremita Arena di Verona, i tre ragazzi dalla voce soave e lirica hanno costruito un patrimonio davvero inestimabile.
Basta pensare al primo album inciso e lanciato sulle piattaforme musicali più appetibili e in tv. Un successo che ai tre dell'”Ave Maria” è valso un guadagno di ben 2 milioni di euro.
Una cifra oltre ogni aspettativa e logica, che in seguito va a rimpolparsi con altre apparizioni in mondo visione e non solo. Il riscontro economico-statistico rintracciato durante le attività subordinate fa lievitare i ricavi di un altro milione abbondante.
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Insomma siamo di fronte a valori oltre ogni logica che negli anni a venire avranno certamente modo di rinforzare ancor più un patrimonio già lauto di suo.