Elena del Pozzo, i social si scatenano contro un’omonima di Martina Patti: “Hai ucciso il sangue del tuo sangue”

I social network si scatenano dopo la confessione di Martina Patti, la giovane mamma di 23 anni che ha ucciso e confessato l’omicidio della figlia Elena Del Pozzo.

L’opinione pubblica continua ad alzare la voce sulla vicenda di Elena Del Pozzo, bambina di 6 anni morta per mano della madre, che ha confessato di averla uccisa. Sul caso ancora indagano le Sezioni investigative di Catania e il Ris di Parma. Ma l’opinione pubblica non riesce a perdonare un così grave reato.

social contro Martina Patti
(pixabay)

Non è la prima volta che sui social si alzano voci e commenti su vicende così drammatiche e toccanti. Questa volta è accaduto ad una ragazza di Catania, omonima dell’omicida Martina Patti che ora è in carcere. La ragazza, che non c’entra nulla con l’omicidio di Elena del Pozzo si è difesa chiamando la Polizia stradale e denunciare l’accaduto. Sui suoi social sono comparse insulti e messaggi offensivi ma la ragazza era estranea all’accaduto.

“Hai ucciso il sangue del tuo sangue”, l’ira dei social impazza contro Martina Patti ma la donna è già in carcere

social contro Martina Patti
(pixabay)

L’omonima di Martina Patti che lavora in un panificio e non è familiare o conoscente della madre di Elena del Pozzo si sarebbe difesa dagli attacchi dei social network. E’ accaduto che, cliccando sui profili Facebook e Instagram, le persone abbiamo rivolto la loro rabbia e il loro sgomento nei confronti dell’accaduto cliccando sul profilo sbagliato.

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Tra i messaggi ricevuti, come riporta Leggo, scritte offensive e minacce: “Marcisci in carcere e rifletti su cosa hai fatto”. E poi ancora: “Sei una m**** di donna. Hai ucciso tua figlia, il sangue del tuo sangue. Ti sei rovinata l’esistenza. Tua figlia ti maledirà, come i tuoi genitori e i tuoi suoceri”.

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La vera Martina Patti è ora in carcere e dovrà rispondere alle domande degli inquirenti che lavorano al caso. La Procura di Catania coordinata dal Gip Daniela Monaco Crea ha convalidato il fermo ed emesso nei confronti della Patti un ordine di custodia cautelare per omicidio premeditato e pluriaggravato e occultamento di cadavere.

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