Due cugini di 29 e 30 anni sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco all’interno di un agrumeto, sito a Pennisi, frazione di Acireale (Catania). Sul caso indaga la Procura del capoluogo etneo.
Orrore in una masseria di Pennisi, frazione di Acireale (Catania), dove due giovani cugini, di 29 e 30 anni, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco. A trovare i loro cadaveri, nel pomeriggio di ieri, sarebbero stati alcuni familiari che, preoccupati di non vederli dalla sera prima, li stavano cercando.
I carabinieri hanno subito attivato le indagini per far luce sul duplice delitto e rintracciare i responsabili. Stando ad una prima ipotesi degli inquirenti, pare che i due ragazzi possano essere stati freddati dopo essere stati sorpresi a rubare degli agrumi.
Acireale, due giovani cugini uccisi a colpi d’arma da fuoco in un agrumeto: ipotesi furto finito male
Duplice omicidio a Pennisi, frazione del comune di Acireale, in provincia di Catania. Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 22 giugno, due ragazzi sono stati trovati senza vita all’interno di una masseria sita in via Roccamena. Si tratta di Vito Cunsolo e Virgilio Terranova, cugini rispettivamente di 29 e 30 anni, entrambi residenti a Catania.
A trovare i corpi senza vita dei due giovani pare siano stati alcuni parenti che, non vedendoli tornare dalla sera prima hanno fatto scattare l’allarme. Purtroppo poco dopo, l’orribile scoperta. Presso l’agrumeto, come riportano alcune fonti locali tra cui la redazione de Il Giornale di Sicilia, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Acireale che hanno dato il via alle indagini e alla caccia ai responsabili.
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Dai primi riscontri i due cugini sarebbero stati freddati a colpi d’arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata. Da stabilire il movente del duplice delitto: gli investigatori ipotizzano possa essersi trattato di un furto sfociato in tragedia. Secondo questa tesi, riporta Il Giornale di Sicilia, qualcuno avrebbe sorpreso i due cugini intenti a rubare degli agrumi e, a quel punto, avrebbe aperto il fuoco uccidendoli.
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La Procura della Repubblica di Catania, che coordina le indagini, starebbe vagliando la posizione di alcune persone tra cui quella di un anziano, proprietario di uno degli agrumeti della zona in cui si è consumato il duplice delitto.