Prodotti Lidl, sapete da dove provengono realmente? La sconcertante verità

La catena di supermercati tedesca è tra le più amate degli ultimi 10 anni, avete però mai letto l’etichetta che racconta la provenienza dei suoi prodotti di punta?

Il primo punto vendita in Italia è stato aperto nel 1992 ad Arzignano in provincia di Vicenza e da allora sono migliaia gli store che sono spuntati a macchia d’olio in tutta la Penisola.

Lidl (Facebook)

Lidl è tra i supermercati più amati in Italia trasformandosi nel tempo da mero discount con prodotti a basso costo di sola importazione, a discount upper label che fornisce un rapporto qualità-prezzo impareggiabile e prodotti di fattura e bontà davvero impeccabili. Per non parlare delle offerte e dei prezzi concorrenziali che spesso non si trovano in nessun altro negozio.

Se però vi state chiedendo da dove arrivano tutti questi cibi e prodotti presenti negli scaffali della Lidl allora fareste proprio bene a fermarvi un attimo e iniziare a leggere le etichette sul retro di ogni articolo. La verità potrebbe farvi male. Nel frattempo in cui voi vi recate al supermercato più vicino ci pensiamo noi ad aggiornarvi sul tema.

Lidl: ecco da dove provengono i prodotti che consumiamo. È tutto vero!

 

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Siamo spesso tentati a pensare che se un prodotto costa poco è perché è di poca qualità o è di importazione, magari da qualche Paese poco sviluppato.

Inoltre da bravi italiani (sempre meno però per fortuna), siamo poco propensi a leggere le etichette. Non solo per consultare la lista degli ingredienti con l’apporto calorico di zucchero e altro, ma anche dove quell’articolo è stato prodotto e confezionato.

Se leggeste la maggior parte di queste indicazioni sui prodotti commercializzati da Lidl vi accorgereste che questi sono veri e propri “food made company”, ovvero prodotti direttamente in loco in laboratori vicini allo store. Si pensi a pane, focacce, brioche che spesso sono freschissime in ogni suo punto vendita.

Inoltre la maggior parte del cibo proviene da filiera 100% Made in Italy. Sono i grandi nomi dell’enogastronomia a realizzare i prodotti spacciati sotto mentite spoglie dalla catena tedesca.

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Partiamo ad esempio dai prodotti da forno Realforno-Lidl che invece sono realizzati per il supermercato da marchi come Balocco, Gruppo Vicenzi e Colussi.

Anche il Riso Robigna è italiano e arriva dall’azienda piemontese Scotti. La bresaola Fresca Fetta Lidl è prodotta dall’altrettanto famoso marchio Beretta mentre la Finkbrau in bottiglie di vetro, arriva dallo stabilimento Castello Pedavena.

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Persino i gelati non fanno eccezione. Gli articoli Eskim rispondono direttamente alla Algida ed il gelato al tartufo classico va ricondotto a Sammontana. Non male vero?

Questo accade per garantire un processo di filiera sicuro e attendibile, ma anche risparmiare molto grazie agli incentivi europei. Questi spingono sempre più catene estere a produrre in loco (servendosi di aziende consolidate sul territorio) per incentivare una filiera corta che è più che concorrenziale.

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