Con l’emergenza siccità scattano in tutte le Regioni d’Italia ordinanze e provvedimenti per far fronte alla riduzione dell’acqua. A Milano, il Sindaco Beppe Sala ha firmato un decreto per misure emergenziali.
Si tratta di una riprova che il cambiamento climatico avanza anche in Italia. Caldo rovente, weekend con temperature da record e l’emergenza siccità che dilaga in tutto il Paese. A Milano, l’emergenza siccità viene fronteggiata con un’ordinanza del Sindaco che attua alcune misure restrittive sull’uso dell’acqua potabile.
Il Comune di Milano si attrezza con misure emergenziali volte a ridurre l’utilizzo dell’acqua. Come prima cosa, il Sindaco Giuseppe Sala ha applicato su tutto il territorio comunale la chiusura delle fontane pubbliche, ad eccezione, come riporta TGCOM24, delle fontane “dove sia presente fauna e flora e i laghetti dei parchi cittadini”. Chiusi gli irrigatori a spruzzo nei parchi e nelle aree verdi e prati della città, ad eccezione delle innaffiature delle nuove potature che vanno preservate.
L’ondata di calore avanza in Italia: “Chiudete le porte dei negozi”, le parole del Sindaco Sala
L’invito del Sindaco Giuseppe Sala e tutto il consiglio comunale di Palazzo Marino è rivolto anche a tutti i cittadini milanesi. Ridurre al minimo l’utilizzo dell’acqua potabile “sia di uso domestico, sia per irrigare prati, giardini privati, pulire terrazzi e cortili”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Emergenza siccità Regione Lazio: il Tevere è al minimo, si vedono i resti del Ponte Neroniano
Si tratta di una situazione anche metereologica che non aiuta, date le temperature da record che arriveranno fino ai 37 gradi anche nel capoluogo lombardo. Uno stato d’emergenza che si prolungherà fino al 30 settembre e che la Regione Lombardia sta monitorando con sequenziamenti e monitoraggi costanti su tutto il territorio.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Siccità Italia: gravi rischi per il Paese. In arrivo un decreto emergenza
Tra le altre specifiche dell’ordinanza di Milano quella di chiudere le porte dei negozi per mantenere costante la temperatura di uffici, negozi, abitazioni a 26 gradi. Il rischio blackout dato dall’uso massiccio di condizionatori è alto e anche i consumi di energia devono essere contenuti. Si tratta di provvedimenti che persisteranno e che potranno essere rimodulati in base alle condizioni ambientali.