Negozi presi di mira, il divieto fa infuriare TUTTI: scatta l’ORA X. Multe salatissime per i trasgressori

Sono ore decisamente particolari per gli italiani, a breve scatterà un divieto che ha fatto infuriare un bel po’ di gente: ecco di cosa si tratta.

L’Italia è quasi pronta ad affrontare un cambiamento epocale, una cosa così non si era mai vista, alcuni malcontenti si stanno diffondendo a macchia d’olio e la situazione risulta per certi versi complicata.

Negozio pagamento pos
Negozio – Pixabay

In una società che si addentra sempre di più alla moneta digitale (bancomat – carte di credito – carte di debito), ecco che l’obbligo ha destabilizzato un pò tutti, soprattutto gli esercizi commerciali.

Dal 1 luglio cambia tutto, ecco di cosa si tratta

Alimentari 1 luglio pagamenti pos
Alimentari – Pixabay

Dal 1 luglio molte persone dovranno cambiare le loro abitudini in termini di denaro, per quale motivo? Te lo spieghiamo subito. Se siete abituati a pagare in contanti nei supermercati e nei negozi, non sarà più possibile farlo, o meglio si preferisce una strada diversa per i pagamenti.

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Al fine di arginare l’evasione fiscale, il governo ha adottato alcune misure che impongono gli esercizi commerciali (di qualsiasi natura) a possedere un pos per i pagamenti elettronici mediante bancomat etc. Queste transizioni sono senza dubbio più controllate rispetto al contante del quale si perde spesso e volentieri traccia.

La cassa dell’esercizio commerciale è legata direttamente al sito dell’Agenzia delle Entrate, in questo modo, a fine serata quando il negoziante emette la “chiusura di cassa”, i conteggi saranno già registrati al fisco.

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Per i negozi che non si adegueranno al pos obbligatorio, scatteranno multe che vanno da un minimo di 30 euro ad un massimo di 2000 euro. In molti si sono lamentati di quest’obbligo dal momento che ogni transazione ha un costo che la banca di riferimento scala dall’importo per il servizio.

Volendo fare un esempio, se in un bar un caffè da 1 euro viene pagato con il bancomat, il commerciante dovrà dare una % all’istituto di credito per aver concesso il pagamento digitale, quindi l’incasso non sarà più di 1 euro ma di 80/70 cent che siano. Di certo è una situazione spiacevole che non troverà diverse soluzioni se non quella di rispettare le regole.

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