Il cibo e l’acqua scarseggiano tra gli scaffali nei supermercati: il rischio di una loro mancanza sale a seguito della situazione mondiale.
Dalla crisi idrica a quella alimentare. Tra il rincaro dei prezzi dettato dal conflitto russo-ucraino e l’allarme siccità, il comparto alimentare sta risentendo pesantemente della situazione generale in questo 2022 in cui la ripresa post Covid è stata tanto agognata.
Dopo il biennio di pandemia, tra ansia e mascherine, nonostante l’allentamento dell’allarme dettato dal virus, il contesto è stato inasprito questa volta non solo dalla guerra, ma anche dall‘emergenza acqua con le piogge sempre più inesistenti. In molte regioni nell’aria già il tema del razionamento dell’acqua: le scorte idriche sembrano diminuire preoccupando i consumatori.
Malgrado le misure messe in campo per contenere questa situazione critica, sale l’ansia di restare senza acqua. Questo determina problematiche nella catena produttiva alimentare riversandosi sui supermercati dove non solo i prezzi degli alimenti sono schizzati per il carovita, ma si prospetta il rischio di diminuire la loro realizzazione per via della crisi idrica.
Oltre alla crisi idrica, la produzione di cibo è colpita dall’aumento dell’inflazione incrementata a vista d’occhio per via della guerra in Ucraina. Coltivare le materie prime necessarie per nutrire il bestiame è sempre più esoso, portando di conseguenza all’aumento dei prezzi.
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Il grano duro in particolare è estremamente colpito da questa situazione a seguito del blocco delle esportazioni imposte dalla Russia. La conseguenza è l’aumento dei prezzi di generi come la pasta – il cui costo è incrementato del 16% – nonché l’olio di semi (+ 70%).
Oltre a questi altri, cibi potrebbero vedere il loro prezzo schizzato: tra questi il riso la cui produzione necessita di moltissima acqua. A fronte di questa situazione è tempo di fare scorte – il prezzo degli alimenti nei prossimi mesi potrebbe aumentare ancora – quando si fa tappa presso i supermercati (gli scaffali talvolta sono già presi d’assolto e semi vuoti).
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Se pasta, riso e olio di semi vanno comprati ora per crearsi una scorta in dispensa, in generale è bene avere rifornimenti adeguati per affrontare i prossimi mesi dal corso incerto, in balia della complicata situazione globale.
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