Ora che il caldo è arrivato ed è più asfissiante che mai, sappiamo con certezza quanto ci viene a costare il condizionatore in bolletta?
Non solo gli aumenti spropositati in bolletta degli ultimi mesi per colpa della guerra in Ucraina che ha bloccato i rifornimenti energetici di tutta Europa, ma anche il grande caldo di questi giorni sta dando il colpo di grazia alle nostre finanze, dilapidando un portafoglio familiare sempre più sottile.
Impossibile non accendere il condizionatore con l’umidità alle stelle e questo caldo che non ci permette di chiudere occhio la sera a letto, oppure lavorare con serenità durante il giorno.
Se però vi state chiedendo quanto inciderà in bolletta usare l’elettrodomestico amatissimo, allora vi suggeriamo di prestare attenzione ad una serie di variabili fisse che permettono di stimare un calcolo approssimativo di spesa in un’ora di consumo. Cerchiamo di fare chiarezza sul tema.
Aria condizionata, quanto incide in bolletta?
Il caldo asfissiante spinge ad accendere i condizionatori, ma occhio alla bolletta. Secondo una stima Istat, i consumi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, incidono per il 70% della spesa energetica totale delle famiglie italiane.
In particolare il condizionatore che sembra essere il più caro in assoluto in bolletta con consumi vertiginosi, pari a 450 kWh all’anno e una spesa media per famiglia di 120-150 euro.
Ricordiamo che concorrono diverse variabili al prezzo finale di spesa. Innanzitutto la classe energetica dell’apparecchio, l’efficienza energetica (ovvero il rapporto tra capacità di raffreddamento e consumo elettrico effettivo) e la potenza nominale in kW (il consumo dell’unità quando è in esercizio alla massima potenza) denominata valore dell’EER.
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Per conoscere il consumo effettivo di corrente ed il suo costo bisognerà conoscere anche qual è il costo medio unitario dell’energia che cambia in base al contratto con il proprio gestore energetico (a cui si devono aggiungere i servizi di rete, le imposte e l’iva).
Es. 1 kWh X 60 minuti X 0,35 cent + 50 cent/h (iva, imposte)
Quindi un condizionatore portatile classe A 2000 W tenuto accesso 1 ora consumerà circa 0,40 euro.
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Risparmiare però si può. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile in primis consiglia di aumentare di due gradi il settaggio della temperatura interna del condizionatore e chiudere sempre le finestre della casa in modo che il fresco accumulato non si disperda all’esterno. Infine, se possibile, sostituire il vecchio modello con uno di classe A+++ (magari usufruendo del bonus condizionatori).