A partire dal mese di luglio 2022 sarà possibile rientrare in alcune categorie esonerate dal pagamento del canone Rai: le modalità.
Nonostante il pagamento del canone Rai, in Italia quanto per i residenti all’estero (che siano in possesso un’abitazione nella penisola), preveda ancora il versamento di novanta euro con cadenza annuale, vi sarebbero, a partire dal corrente mese di luglio 2022, alcune clausole straordinarie. Quest’ultime permetterebbero infatti, ad alcuni cittadini, di essere esentati dal versamento dell’imposto finora richiesto.
Secondo il più recente aggiornamento, proposto dall’Agenzia delle Entrate, il canone Rai può inoltre essere disdetto a partire dal 1 luglio, fino al 31 dicembre, di ciascuna annualità e in vista di quella che sarà soggetta ad una futura esenzione.
La disdetta avverrà in seguito all’invio di una previa dichiarazione che sia in grado, ad esempio, di attestare il mancato possesso di un apparecchio televisivo (Quadro A) nella propria abitazione. Differente è, invece, quel che riguarda la completa lista degli esentati per l’annualità corrente.
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L’esenzione, in alternativa, può essere applicata anche a coloro che sono sprovvisti di energia elettrica. Ad esempio, nel caso in cui non si stesse usufruendo al momento di tale servizio, all’interno di un determinato locale, si potrà inoltrare la richiesta. Ma attenzione: pur sempre assicurandosi di rientrare nelle tempistiche precedentemente descritte.
La richiesta dei cittadini dovrà essere completata attraverso i relativi moduli, scaricabili e inalterabili direttamente dal sito internet della stessa Agenzia Delle Entrate. In alternativa sarà sufficiente compilare il modulo e recarsi al CAF di riferimento, o in un ufficio postale.
La lista di coloro che potranno astenersi dal pagamento del canone nel 2023, per altre ragioni, riguarda in primis gli over 75. Ma soltanto coloro che non avranno superato un reddito di 8mila euro.
Le altre categorie riguardano, infine, i dipendenti di ambasciate o consolati.
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Al contempo, nonostante tale clausola sia entrata in vigore a partire dagli anni sessanta, l’esonero dal versamento resta attualmente previsto anche per i diplomatici stranieri e per i militari.