Bancomat: cambiano le cose per chi è abituato ai prelievi. C’è da fare attenzione perché ci si potrebbe trovare in una brutta situazione
Il bancomat è di certo uno dei servizi più apprezzati degli ultimi decenni in materia di soldi e liquidità. Un servizio comodo per tutti che permette di avere della liquidità in base al deposito che si ha in banca come anche in posta.
Non tutti preferiscono, infatti, avere a disposizione solo la carta di credito che ormai viene accettata ovunque. Con le ultime disposizioni, inoltre, permette di poter pagare anche cifre piccole, come ad esempio quella di un caffè.
Per molti italiani avere del contante nel portafogli è importante. Ma non tutti sanno però che bisogna fare attenzione ai prelievi che si effettuano perché potrebbero esserci delle brutte sorprese.
Bancomat, attenzione ai prelievi: ecco perché
Le operazioni che vengono fatte ai bancomat sono tracciate e rilevate, ecco perché è necessario prestare attenzione. L’occhio del Fisco infatti è molto preciso ed attento e con una serie di controlli incrociati cerca di combattere l’evasione.
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Non tutti i prelievi che vengono fatti sono “normali”. Spesso il prelievo di somme importanti e fatte con frequenza nasconde giri di soldi non proprio autorizzati ed ecco che il Fisco negli ultimi tempi sta prestando molta attenzione a questi movimenti per cercare di fermare i giri illeciti.
Per questa ragione prelevare molti contanti e con un’alta frequenza potrebbe far insospettire il Fisco. Sebbene esistano tassi fissi e limiti giornalieri e mensili per il prelievo, gli occhi dello Stato cercano di controllare tutto anche perché ogni istituto di credito ha delle regole a sé che variano anche in base al tipo di cliente, se privato o azienda.
Ecco perché se non ci si vuole ritrovare con dei controlli ferrei in tutti i movimenti fatti con i soldi prelevati dal conto, è bene restare entro certi limiti evitando ritiri continui di contanti e anche cospicui.
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Prelievi giornalieri di mille euro o di 5 mila nel corso del mese potrebbero far scattare delle verifiche incrociate da parte del Fisco e dopodiché rispondere e giustificare il tutto.