Meno di 400.000 nati in Italia nel 2021: la sensibile diminuzione delle nascite rispetto all’anno precedente è una vera emergenza per il Paese.
In Italia resta vuoto un numero crescente di culle: la conferma arriva dai dati Istat del 2021. Le stime ufficiali riportano un calo di 400.000 nati nel nostro Paese nell’anno precedente: siamo di fronte a una sensibile diminuzione rispetto al 2020, un considerevole crollo che desta allarme e preoccupazione.
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Meno nascite e più decessi: il crollo demografico, problema cronico del nostro Paese – per avere una conferma è sufficiente leggere i dati del Bilancio Demografico Nazionale del 2019 (meno 4,5% di nascite rispetto al 2018) – è stato illustrato in modo completo ed esaustivo da due giornalisti del Messaggero.
La trappola delle culle: l’emergenza italiana
I professionisti Luca Cifoni e Diodato Pirone, da sempre sensibili alle tematiche del nostro Paese, hanno analizzato da vicino la situazione, condividendo lo stato attuale dell’Italia in un libro in uscita oggi. Nello scritto, nello specifico, i due giornalisti del Messaggero esplicano perché il crollo demografico del nostro Paese sia non solo un problema, ma soprattutto una grande emergenza per il benessere dell’intera nazione.
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Come specificano i due giornalisti del Messaggero, il problema demografico deve essere considerato un vero disastro, al pari delle altre urgenze a livello internazionale (la questione climatica e la pandemia in corso, ad esempio). Il titolo del libro in uscita è trasparente: “La trappola delle culle”. Come lascia intendere il nome, il testo invita alla riflessione sulle attuali condizioni del nostro Paese: l’approfondimento del quadro italiano scava ed esplica circostanze e cause delle complicanze attuali, ripercorrendo l’evoluzione e la regressione demografica del nostro Paese
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Se si guarda al lontano 1964, in Italia sono venuti alla luce oltre un milione di neonati; numero che scende sensibilmente nel 2021: sotto i 400.000 nati. Il crollo demografico risale intorno alla metà degli anni Settanta, data di inizio del declino del nostro Paese. Secondo le stime rilasciate dai professionisti, in Italia si contano meno di 59 milioni che, stando a quanto riporta l’Istat, si abbasserà ulteriormente a 54 milioni nel 2070.
Fonte Istat