La guerra porta con se solo bruttezze, il racconto di oggi ha dell’incredibile, è la storia di un massacro, di una fine, di una barbarie inaudita e senza fine.
Giovedì 24 febbraio 2022, le truppe di Putin attaccano (per cause ignote all’inizio) l’Ucraina. E’ un attacco inaspettato, che arriva dal nulla ma meditato a lungo. Il terrore generale si diffonde in breve tempo in tutto il Mondo, soprattutto quando, dopo alcuni mesi i politologi parlano di una possibile Terza Guerra Mondiale.
Dopo quasi 5 mesi di combattimenti, c’è una stima del disastro, questa è stata stilata da Reuters: decessi 46.639 – ferite non mortali 12.836 – dispersi 400 – profughi 16 Mln – edifici distrutti 2321 – danni materiali 600 Mrd USD. Naturalmente sono dati approssimativi dal momento che la guerra è ancora in atto e che tutto può cambiare in pochi minuti.
Nonostante gli attacchi economici, finanziari, bellici, morali e politici dalle forze mondiali verso la Russia, Putin non fa marcia indietro, ma per quale motivo? Due giorni dopo l’invasione, il 24 febbraio 2022, il Presidente Russo ha giustificato l’invasione verso l’Ucraina sottolineando il suo obbligo morale di proteggere (a tutti i costi) i russi e i russofone che vivevano nella regione del Donbass, vittime ( a suo dire) di genocidio.
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Fatto sta che la guerra non è finita e non si sa (al momento) quando cesserà di mietere vittime. Si è sempre detto che la guerra è condotta dai capi ma chi muore per loro volere è la povera gente, i militari comandati ad eseguire ordini ed i civili che si trovano immischiati in situazioni spesso paradossali.
La tragedia che vi raccontiamo oggi è stata riportata da Roberto Saviano, ripresa dal profilo Instagram evgenymaloletka.
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La donna in foto è Natalia Kolesnik. Era uscita di casa per portare da mangiare ai gatti di strada nel quartiere di Kharkiv quando all’improvviso un bombardamento ha ucciso lei ed altre persone. Il marito Viktor ha visto tutto e si precipita in strada per prestarle soccorso, si accovaccia sul suo corpo ormai senza vita e le accarezza i capelli. E’ distrutto, il dolore lancinante gli lacera il cuore.
Il figlio Olexander lo convince ad andar via, ormai è finita, Natalia è stata uccisa. I soccorritori la chiudono in un sacco ed è in quello stesso sacco che i ricordi, i progetti e le speranze sono finite.
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