Fabrizio Frizzi, prima di andarsene l’intervento con cui salvò la vita di sua “sorella”: in pochi conoscono la vera storia del conduttore
L’umanità e la straordinaria generosità di Fabrizio Frizzi sono un fatto noto ai più. Basterebbe pensare al sorriso affabile o allo sguardo sincero, intriso di onestà, che sono sempre stati il marchio di fabbrica del conduttore, nonché delle sue trasmissioni.
Il presentatore scomparso nel 2018 era amatissimo dal pubblico non solo per la sua professionalità nel lavoro, che è sempre stata indiscussa. Il suo atteggiamento paterno, la sua dolcezza e l’eleganza innate hanno contribuito, agli occhi di milioni di persone, a fare il resto.
Il cuore immenso di Fabrizio Frizzi, d’altronde, era già emerso molto tempo prima della morte, esattamente diciotto anni prima che il conduttore lasciasse orfani migliaia di fan. Era il 2000, e Frizzi, che agì tentando di nascondere quanto stesse facendo alla stampa, si sottopose ad un delicato intervento per salvare la vita di sua “sorella”. La verità, emersa in tempi recenti, ha lasciato milioni di persone senza parole.
Fabrizio Frizzi, prima di andarsene l’intervento con cui aveva salvato la “sorella”: la verità emerge solo ora
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Era il 2000, e all’epoca il già famosissimo Fabrizio Frizzi si prese una pausa di due giorni dalle sue trasmissioni televisive per sostenere un intervento davvero speciale. Il conduttore, donatore di midollo osseo, venne infatti contattato affinché si sottoponesse al più presto ad un’urgente operazione.
Frizzi, infatti, era l’unico donatore compatibile con la giovanissima Valeria Favorito, la bambina di 11 anni che il conduttore contribuì a salvare dalla leucemia. Valeria, qualche anno dopo, avrebbe raggiunto il conduttore ad una Partita del cuore con l’intento di conoscerlo e ringraziarlo.
Da quel momento, la Favorito ha sempre chiamato Frizzi il suo “fratellone“, e lo stesso è accaduto da parte del conduttore, che si rivolgeva a Valeria come alla sua “sorellina“.
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Il presentatore, pur impegnatissimo, non esitò neanche per un istante e si recò in fretta e furia a Roma, consapevole che l’intervento sarebbe servito a salvare la vita di un’altra persona. Un gesto di cui Valeria, senza ombra di dubbio, sarà per sempre riconoscente al “fratellone” che non c’è più.