Un serial killer di origine giapponese dal nome Sataro Fukiage che nella sua vita ha compiuto più di 100 violenze su donne
Un caso di un estrema violenza. L’ennesimo caso proveniente dal lontano Oriente e più in particolare dal Giappone. Dopo la storia della gang di criminali che torturò Junko Furuta con l’omicidio più violento del XXI secolo, una nuova vicenda che trapela di orrore e drammatica violenza. Si tratta della vicenda legata alla vita criminale di Sataro Fukiage, conosciuto anche come “l’erotomaniaco”, un serial killer giapponese.
Quest’uomo, nato a Kyoto nel 1889 è stato un violentatore seriale. Si dice che nella sua vita abbia ucciso almeno 7 ragazze e violentato più di 100 donne. Una vita violenta all’insegna del sesso e della criminalità, Sataro Fukiage fu costretto a lavorare dall’età di 9 anni. Ebbe il suo primo rapporto sessuale a 11 anni e perse il lavoro per la storia con la ragazza. Le cronache raccontano di un uomo che visse sempre nella malavita, derubando un po’ ovunque. Finì in carcere a 12 anni e durante la prigionia studiò la letteratura cinese.
Prima di morire scrisse un libro “La strada”: le indicazione di un condannato per la cura dei propri figli
Il suo primo omicidio venne compiuto ai danni di una ragazza di 11 anni a Kinkaju-ji. La giovane era una sua conoscente con cui aveva una relazione. Rilasciato nel 1922 trovò lavoro ma venne subito licenziato a causa del suo passato da detenuto.
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Il sesso fu sempre lo scopo ultimo delle sue azioni. Tra il giugno 1923 e l’aprile del 1924 violentò e uccise 6 ragazze di età compresa tra gli 11 e i 16 anni. Dopo l’arresto confessò 13 omicidi. Subito dopo ritrattò le sue dichiarazioni ma l’uomo fu poi condannato a morte tramite l’impiccaggione.
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Tra le cronache legate a Sataro Fukiage, lo stupro molteplice di numerosissime bambine del suo quartiere. Prima di morire scrisse un libro “La strada” dove dava indicazioni ai genitori di tenere cura dei bambini e di non farli patire la povertà.