Il conduttore dell’Eredità durante la messa in onda del programma lancia pesanti accuse contro le azioni del governo italiano.
Il noto presentatore e attore romano, energico e verace come la sua terra, ha un’altra caratteristica in comune con la Città Eterna, la tenacia delle proprie opinioni. Mentre stava conducendo il telequiz della Rai, in diretta televisiva, a Flavio Insinna sono sfuggite parole che lo mettono nei guai.
Le affermazioni pronunciate non sono solo state dei pensieri non trattenuti bensì un volontario atto di denuncia contro le decisioni prese dal governo Draghi. “Conseguenze? Le affronterò, la libertà ha un prezzo, lo so”. La salda risposta di Flavio avvalora, senza timore, le proprie dichiarazioni mostrandone il loro effettivo peso.
L’attore italiano coglie l’occasione dell’impatto mediatico dell’Eredità per far emergere questioni spinose, o meglio, permettere di far venire in superficie decisioni politiche quasi inosservate dal pubblico. Far luce sugli effetti deleteri per la comunità italiana.
“Gli italiani supportano la guerra ma chi è capo dell’Italia non supporta né loro né le proprie battaglie”, afferma con durezza il conduttore, ritenendo che le sirene antiaeree dovrebbero realmente attivarsi per dare l’allarme all’Italia…
Flavio Insinna e le scioccanti opinioni sulla guerra: “si deve intervenire e combattere”
Il conduttore televiso ha sempre ribadito con fermezza ciò che pensa e ciò che dichiara, lo ha dimostrato anche durante la messa in onda del programma Rai che presenta. Una semplice parola ha liberato i pensieri di Flavio dalla sua mente, emersa proprio nella parte finale del telequiz l’Eredità.
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“Risparmio“. Ecco il termine, soluzione del gioco televisivo la ghigliottina e motore per lo sfogo di Flavio Insinna nei confronti della decisione di aumentare la spesa per le armi, presa dal governo italiano.
Un taglio e cucito dell’economia italiana che, inaspettatamente, mostra la solita coperta troppo corta. Il conduttore romano consapevole della situazione educativo-sanitaria, sempre troppo scoperta per i tagli ai fondi, si oppone fortemente all’aumento militare.
Il grande “no” alla guerra lo si evince dalle dichiarazioni di Flavio stesso, lottare per la libertà; la responsabilità di averne una. Il grande cammino di poter godere degli stessi diritti umani; le stesse norme costituzionali di cui sono le armi nucleari e gli strumenti per la distruzione di massa, a legittimarle e tutelarle.
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Educazione e formazione: l’unica evasione è possibile ottenerla solo ascoltando le risorse e richieste dell’altro, attraverso la responsabilizzazione di se stessi.
Si potrebbe dedurre da quanto ritenuto da Flavio Insinna che tanto la libertà ha un costo quanto la disumanità ne ha altrettanto; armare eserciti non è gratis.