Chi indossa un paio di occhiali da vista ha sicuramente sentito parlare almeno una volta di lenti fotocromatiche, la soluzione ideale per chi vuole ritrovare in un unico prodotto le prestazioni degli occhiali da vista e di quelli da sole. Le lenti fotocromatiche donano sicurezza e protezione e hanno la capacità di adattarsi al livello di luce presente nell’ambiente, mutando la propria colorazione.
Sono tante le proposte disponibili online, ad esempio il sito Essilor offre un’ampia gamma di colori e montature. Vediamo quali sono i vantaggi delle lenti fotocromatiche e a chi è consigliato utilizzarle.
Le lenti fotocromatiche sono lenti molto particolari che si scuriscono progressivamente all’aumentare della luce dell’ambiente. Il processo è di tipo chimico ed è, semplificando, dovuto alla reazione che le particelle contenute nella lente oftalmica hanno a contatto con la luce. In pratica la lente si scurisce al sole e si schiarisce in assenza dei raggi UV. Più intensa è la fonte luminosa, tanto maggiore sarà l’inscurimento della lente.
Gli occhiali fotocromatici sono consigliati a chi indossa già degli occhiali da vista e non vorrebbe acquistare un secondo paio di occhiali per proteggersi dal sole.
Il prodotto è scelto da molti lavoratori e sportivi che per ragioni legate alla professione o agli hobbies si spostano continuamente da un ambiente illuminato a uno in cui vi è scarsa luce.
Il primo vantaggio che salta all’occhio è la comodità del prodotto: si tratta di occhiali pratici che possono essere indossati all’interno e all’esterno.
L’occhio è oggetto di una grande protezione, dato che la lente gradualmente e senza shock si modula a seconda dell’intensità dei raggi ultravioletti. Le lenti proteggono l’occhio anche da altri tipi di radiazioni che possono divenire dannose, specie se ci si espone per lunghi periodi di tempo. Rientra, tra le radiazioni a cui si accennava, la luce blu-viola degli schermi di computer, televisori e cellulari, che causa fastidi alla vista.
In ogni situazione la lente permette una visuale nitida.
Credere che le lenti fotocromatiche siano una scoperta di ultima generazione è errato. Le lenti fotocromatiche furono scoperte nei lontani anni Sessanta, quando vennero condotti i primi esperimenti sulle lenti oftalmiche e sui processi di natura chimica indotti dalla luce e dal riverbero solari. Inizialmente vennero realizzate in vetro, ma solo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta si verificò il boom nelle vendite di questo prodotto, che fu progettato in materiale biodegradabile e infrangibile e, quindi, più leggero.
Le nuove tecnologie hanno velocizzato il processo alla base delle lenti fotocromatiche, il passaggio da chiaro a scuro è molto più rapido rispetto al passato e questo le rende idonee a ogni tipo di attività.
Sul web si possono leggere commenti di persone che credevano che le loro lenti non funzionassero, perché non cambiavano colore. Si è scoperto tuttavia che la quasi totalità testava per la prima volta la nuova montatura guardando il panorama dalla finestra di casa. In queste condizioni, però, il prodotto perde il proprio potenziale, perché i vetri della finestra filtrano le lunghezze d’onda indispensabili per attivare i polimeri presenti sulle lenti.
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