Il tacco dello Stivale non sorprende solo il palato: la meraviglia spazia dalla natura alle città, ma la sua più grande bellezza è il mare.
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Non solo burrata e stracciatella: la Puglia ha tanto altro da offrire a italiani e turisti di tutto il mondo. Da sempre sul podio nella classifica dei luoghi più ambiti del Bel Paese, il tacco dello Stivale trova l’ennesima conferma della sua Bellezza anche nella ricerca scientifica. Oggi è un dato incontrovertibile: le coste della Puglia e del Salento vantano le acque più cristalline d’Italia.
Puglia e Salento, i dati scientifici: il 99% della costa è eccellente
La Puglia supera la Sardegna e la Toscana con riferimento alla classifica delle acque più pulite d’Italia. La conferma arriva dal monitoraggio di ARPA Puglia che, fiera, dichiara eccellenti ben il 99% delle sue coste. L’unico 1% che inquina la percentuale risiede tutto nel Foggiano. Pertanto, per il secondo anno consecutivo, a primeggiare nella classifica 2022 resta la regione pugliese; la migliore del Paese con riferimento all’elevata qualità dell’acqua marina – pulita, limpida e trasparente a ogni ora del giorno.
Stando all’esito del lavoro di monitoraggio condotto dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente, sul podio per migliori acque di balneazione si trovano:
- Puglia (99%)
- Sardegna (97,6%)
- Toscana (96%)
La medaglia d’oro è stata accolta e indossata con fierezza e soddisfazione dall’intera regione. In merito, a prendere parola è Anna Grazia Maraschio. L’assessore regionale all’Ambiente ha lodato l’efficiente lavoro delle politiche ambientali locali (l’Acquedotto Pugliese, l’Autorità Idrica Pugliese e l’Arpa) per la tutela regionale e la valorizzazione delle risorsa idrica.
Siamo altrettanto consapevoli però che la tutela e la valorizzazione delle risorsa idrica non possono conoscere punti di arrivo nella politica regionale ma sono il faro della nostra missione per la nostra terra
Le attività di controllo presieduta dall’ente nazionale per la protezione dell’ambiente è disciplinata dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE e ogni anno stabilisce le normative valide per la Comunità Europea sulla qualità delle acque di balneazione. La graduatoria ufficiale prevede la suddivisione in quattro classi a seconda della qualità dell’acqua marina: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
Fonte Il Fatto Quotidiano