Il piccolo ricoverato in coma da aprile era stato trovato privo di conoscenza a casa da sua madre ed era in stato di coma da quel momento.
Una giovanissima vita stroncata. Lo aveva trovato così in casa la madre, quando il piccolo aveva provato a simulare un gioco sui social. Inutili gli interventi medici, i primi soccorsi. Archie Battersbee è stato lasciato in coma da aprile quando era stato ricoverato nel Royal London Hospital di Whitechapel.
Stetoscopio (Foto Pixabay)Una tragedia che ha colpito la famiglia Dance e in particolare la madre Hollie Dance che aveva trovato il ragazzo privo di sensi nella sua abitazione. Una combinazione di interventi medici, ventilazione e trattamenti farmacologici che non hanno prodotto esiti. E poi la battaglia legale per staccare le spine da quando, da aprile, il piccolo non dava segni di miglioramento. La madre si era appellata all’Alta Corte e alla Corte d’Appello e alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo.
“Sono orgogliosa di essere sua madre. Ha combattuto fino all’ultimo”
Finora il piccolo era in vita con i macchinari e la madre, disperata, ha tentato in tutti di tenerlo in vita. Una lotta legale che non ha avuto un buon esito. Oggi l’esito, alle 12:15 è stato dichiarato ufficialmente morto.
“Posso solo dire che sono la mamma più orgogliosa del mondo. Era un bambino così bello e ha combattuto fino alla fine, e sono così orgogliosa di essere sua madre”
Con l’annuncio della morte del figlio, la signora Dance ha annunciato che il piccolo ha lottato fino all’ultimo. I giornalisti hanno poi richiesto alla donna se avesse fatto tutto il possibile per il bambino o se avesse voluto fare qualcosa in più: “No. Ho fatto tutto quello che potevo fare. Ho fatto tutto quello che avevo promesso al mio bambino. E l’ho fatto”.
Dopo settimane di battaglie legali della madre e della famiglia del piccolo Archie i medici hanno definitivamente staccato le macchine. La battaglia legale della madre era legata al fatto che il piccolo venisse mantenuto in vita e aveva richiesto il trasferimento del bambino in un hospice. Una tragica storia che oggi volge a termine.