Eurospin sciopera per una serie di motivi che riguardano i dipendenti: turni massacranti, carichi di lavoro eccessivi.
Più di 1150 punti vendita in Italia e più di 20 000 dipendenti, Eurospin è uno dei marchi più amati dagli italiani dove il rapporto qualità-prezzo è eccezionale. L’azienda propone ogni mese, a volte anche ogni settimana, offerte diverse che possano soddisfare ogni tipo di cliente.
Lo slogan è “Eurospin la spesa intelligente” e anche sui social i follower non perdono occasione di seguire la pagina per essere al passo con le promozioni messe a disposizione.
Eurospin, il parere dei clienti
Su Instagram il profilo di Eurospin è seguito da quasi trecentomila follower che supportano il marchio e non rinunciano a lasciare qualche commento e like sotto ai post.
Tra i tanti si legge
L’Eurospin è fantastico per moltissimi motivi, grazie di esistere!!!”.
Poi ancora
All’Eurospin trovi tutto quello di cui hai bisogno
I dipendenti scioperano
Anche se apparentemente sembra tutto perfetto, al suo interno non lo è e da qualche tempo i dipendenti stanno cercando di ottenere più diritti fino ad arrivare a scioperare.
Tra i vari aspetti da cambiare risulta evidente il fatto che vi siano carichi di lavoro eccessivi, turni logoranti, gli addetti sono obbligati a pulire bagni e parcheggi, vengono utilizzate in maniera errata le clausole elastiche e flessibili senza alcun tipo di retribuzione, è irregolare il piano inerente ai livelli di inquadramento, accadono trasferimenti coatti in sedi lontane rispetto alla propria abitazione, il contratto nazionale non viene rispettato e in alcuni casi neanche applicato.
Lo sciopero è avvenuto il 16 agosto, i lavoratori dell’Eurospin dell’Umbria sono scesi in piazza, circa 30 sul territorio regionale con almeno 500 addetti.
La protesta è stata organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil con un presidio davanti alla sede amministrativa di Eurospin Tirrenica a Magione, frazione Bacanella. Nicola Cassieri, Uiltucs uil dell’Umbria ha affermato ai microfoni di Umbriajournal
E’ stata una giornata importante. è il primo segnale che abbiamo voluto dare all’azienda, adesso ci attendiamo delle risposte cioè che ci invita al tavolo e iniziamo a trattare per difendere i diritti dei lavoratori. Qualora così non fosse, noi siamo pronti a continuare le nostre lotte e le nostre battaglie. Non ci intimidiscono assolutamente. Continueremo ad effettuare o lo sciopero o il blocco degli straordinari. Il comportamento è lo stesso in ogni punto vendita, quindi orari spezzati, il problema degli straordinari, il discorso della qualità e della sicurezza del lavoro dato che il comitato covid non è stato mai convocato dall’azienda, turni massacranti per cui riscontriamo tutte queste problematiche nei vari punti vendita dell’Umbria.
Per il momento solo l’Umbria si è mobilizzata, attendiamo news da altri punti vendita d’Italia.