Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una città sommersa di migliaia di anni fa, mai vista una cosa del genere.
In Italia tra i luoghi più affascinanti da scoprire sicuramente le città sommerse che nascondono segreti ineguagliabili e che soprattutto nei momenti di siccità idrica e abbassamento di laghi e bacini mostrano tutte le loro peculiarità.
Spesso si tratta di città abbandonate per far posto a impianti idrici di irrigazione come bacini o centrali, altre volte solo morte dopo secoli di florida attività per colpa dello spopolamento naturale o di eruzioni violente.
Ne sono un esempio Vagli in Toscana e Curon nel lago di Resia (Val Venosta) dove il campanile solitario è l’elemento forse più noto.
Anche in Sud Italia però troviamo una città sommersa, più precisamente a Napoli, a pochi chilometri da Pozzuoli. La conoscete?
Baia, meraviglia archeologica nascosta. Dove si trova
A pochi chilometri da Pozzuoli si trova Baia, o meglio il Parco Archeologico Sommerso di Baia, meraviglia di epoca romana tra le realtà antiche più belle della zona ma che purtroppo non è conosciuta se non dai residenti.
Questo spettacolare luogo custodisce nelle acque del Mediterraneo un esempio unico di tesoro naturalistico e archeologico sott’acqua mantenuto intatto come quando è stato abbandonato.
La Las Vegas italiana più bella mai vista. Ecco perché non esiste più
Questa città si trova in una zona d’origine vulcanica caratterizzata dal fenomeno del bradisismo.
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Il bradisismo è un fenomeno di innalzamento o abbassamento del livello del suolo molto veloce rispetto i normali tempi geologici.
La città di Bai fa parte del contesto dei Campi Flegrei al cui interno nei secoli sono state rinvenute moltissime opere archeologiche facenti parte dell’epoca romana.
Peccato che però questa meravigliosa città, definita da molti una sorta di Las Vegas italiana, sia finita sottacqua perché negli ultimi 2000 anni, il fenomeno spiegato sopra ha causato un inabissamento della costa di 6-8 metri.
Per i romani era una città notturna, viva e piena di attività. Era un punto di riferimento per chi voleva divertirsi sia in estate che in inverno, con molte spa a cielo aperto e templi tra i più belli mai costruiti durante l’impero.
Immergendosi nelle sue acque si possono ammirare ancora le statue bene conservate ed i mosaici arancioni, blu e verdi che decoravano i pavimenti delle ville in cui i ricchi romani dell’epoca trascorrevano intere giornate tra banchetti e feste private.