Cresce il numero delle morti sul lavoro. Altri 4 casi nelle ultime ore, nel Veronese, nel Milanese, nel Cremonese e nel Tarantino
Nelle ultime ore si sono verificati altri quattro incidenti sul lavoro. Quello delle morti bianche è un dato, che purtroppo tende a crescere a vista d’occhio.
Verona e Milano piangono due lavoratori. Il numero delle vittime sul posto di lavoro è sempre più alto
Un operaio di 42 anni è morto in provincia di Verona. L’uomo stava tagliando l’erba in una aiuola quando è stato investito da un camion.
L’incidente è avvenuto nella strada statale 434 Transpolesana, in direzione Rovigo. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, cercando di salvargli la vita. Tentativo, però, risultato vano. Il conducente del furgone, che ha riportato alcune ferite, avrebbe sbandato, perdendo il controllo del mezzo pesante e colpendo il 42enne.
Altro caso nel milanese. Questa volta la vittima è un 52enne, che lavorava presso un’azienda di logistica di Buccinasco. È deceduto dopo essere stato schiacciato da un macchinario; i medici e i paramedici hanno tentato di soccorrerlo, ma l’uomo era già morto. Forse potrebbe aver avuto un precedente malore, che ha causato l’incidente.
Altre due vittime a Taranto e nel cremonese. Le indagini sono in corso
Altra morte sul lavoro anche nell’area di Taranto.
A perdere la vita è un uomo di 55 anni, che lavorava in una azienda agricola di Massafra; era alla guida di un trattore, intento ad arare i campi, quando il mezzo si è ribaltato per cause ancora sconosciute.
Sono in corso accertamenti, da parte dello Spesal(servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) per ricostruire la dinamica dell’incidente.
La quarta vittima è Giordano Cicognani, un imprenditore di 59 anni, che è caduto nel vuoto dal tetto di una sua proprietà, dopo che uno dei pannelli ha ceduto e si è staccato. L’incidente è avvenuto nel cremonese, precisamente a Offanengo. A soccorrerlo sono stati i medici del 118, ma le condizioni dell’uomo si sono dimostrate sin da subito molto gravi. È deceduto, infatti, poco dopo l’arrivo dell’elisoccorso, partito invano da Bergamo per poterlo trasportare in ospedale.