Abusano sessualmente di un disabile, la sentenza della Cassazione: “condannato anche chi assiste e non partecipa”

È stata confermata l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 23 anni, che avrebbe assistito ad un episodio di abuso da parte di altre dieci persone

Stupro disabile accusata 23enne
Ambulanza (Pixabay) YESLIFE.IT
La vittima sarebbe un giovane disabile, che è più volte stato abusato da alcuni ragazzi, i quali hanno anche ripreso le varie violenze con uno dei loro telefoni e li hanno successivamente diffusi sul web.

Le accuse nei confronti di una ragazza di 23 anni. “Troppo forte raga”

In uno dei video si sentirebbe una 23enne dire “Troppo forte raga, quell’altro gli sta facendo pure il video“.
Stupro disabile accusata 23enne
Tribunale (Pixabay) YESLIFE.IT
L’avvocato Antonio Larussa, legale della ragazza, ha fatto ricorso alla Suprema Corte dichiarando due cose, l’incertezza della presenza della sua assistita nel momento dell’abuso e che la giovane non avrebbe istigato nessuna violenza, ma si sarebbe solo fatta trascinare, adeguandosi ad “una mera adesione morale a un progetto criminoso altrui, come tale penalmente irrilevante”.
A rendersi conto di quanto stava accadendo alla vittima sono stati i suoi genitori, che hanno casualmente visto il filmato girare su internet e hanno allertato subito le forze dell’ordine. In totale ci sarebbero almeno 10 indagati, per i quali sono state emesse misure cautelari, tra questi anche due minori e la ragazza accusata, che si sentirebbe parlare nel video.

Le parole della Cassazione riguardo chi assiste alle violenze sessuali

L’episodio, avvenuto in Calabria, ha fatto scoppiare un vero e proprio caso nel caso.

Stupro disabile accusata 23enne
Ambulanza (Pixabay) YESLIFE.IT

Ad intervenire è stata la Cassazione, che in merito alla partecipazione, sebbene marginale, della 23enne ha detto

“non solo non si è dissociata dalla condotta realizzata ma ha rafforzato nei confronti del branco, l’intento di usare violenza alla persona offesa peraltro portatore di deficit cognitivo”

 

“L’indagata è chiamata a rispondere non di concorso in violenza sessuale di gruppo, ma di violenza sessuale di gruppo” prosegue il verdetto 32503 depositato dalla Terza sezione penale del ‘Palazzaccio’ .

Una decisione di polso, che valuta anche chi non partecipa attivamente, ma non fa niente per fermare l’abuso, chi assiste o chi plaude al video, colpevole tanto quanto gli altri.

 

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