La scomparsa di Ekaterina Talik, 41 anni, risale alla mattina dello scorso mercoledì 7 settembre. Le ricerche sono terminate ieri.
Si spegne la speranza di ritrovare Ekaterina Talik ancora in vita. La donna, 41 anni, era stata dichiarata scomparsa dallo scorso mercoledì, 7 settembre, quando uscì in sella alla sua mountain bike per un’escursione in montagna.
Da quella mattina Ekaterina Talik non è più tornata a casa. A lanciare la prima segnalazione sono stati i colleghi della 41enni, preoccupati per l’assenza della donna a lavoro: per quel giorno Ekaterina aveva confermato la sua presenza in sede.
Immediato l’intervento dei soccorritori per l’avvio alle ricerche, aiutati da droni ed elisoccorsi.
Le ricerche si sono focalizzate sui sentieri tra l’Alpe Vago e la Val Nera, a 2100 metri di quota. Le attività si sono rivelate complesse e si sono concluse nel peggiore dei modi ieri mattina, intorno alle ore 12:00.
Ekaterina Talik è stata ritrovata morta quattro giorni la sua scomparsa. Intense le operazioni di ricerca per le aree montuose locali: la donna, di origini russe e residente in Piemonte, è stata rinvenuta senza vita all’altezza di Piz Ursera, nelle montagne di Livigno al confine con la Svizzera.
Secondo quanto ipotizzato dagli agenti, all’origine della morte vi sarebbe una caduta di diversi metri. La 41enne sarebbe precipitata durante l’escursione dopo aver abbandonato la sua mountain bike.
Mercoledì scorso Ekaterina era infatti uscita di casa per un’escursione in bicicletta per l’Alpe Vago (2100 m.). Da allora non era più rincasata. Le ricerche, iniziate giovedì 8 settembre, sono terminate questa domenica mattina 11 settembre.
A convalidare l’ipotesi della caduta, il luogo dove Ekaterina è stata rinvenuta: la donna è stata ritrovata vicino a un’area molto esposta e impervia nei pressi di Piz Orsera, a circa circa due ore di sentiero dal luogo dove era è stata identificata la sua mountain bike.
La bicicletta di Ekaterina è stata ritrovata agganciata con un lucchetto a una staccionata. Da lì, la donna avrebbe proseguito il sentiero a piedi.
Le attività di ricerca della 41enne si sono rivelate complesse sin dall’inizio: le operazioni hanno coinvolto una cinquantina di uomini, coadiuvati dai membri del Soccorso alpino e dai vigili del fuoco; seguiti da guardia di finanza e cani molecolari.
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