La sorpresa di Serena Bortone non passa inosservata di fronte all’intima confessione del grande regista ospite alla sua trasmissione.
Non sono mancate le rivelazioni nell’ultima puntata di “Oggi è un altro giorno”, trasmessa in onda questo pomeriggio – 14 settembre. Nel salottino presieduto dalla conduttrice romana, Serena Bortone, uno dei suoi più gettonati ospiti di quest’appuntamento è ben riuscito a attirare l’attenzione dei telespettatori grazie alle sue intime dichiarazioni.
Oggi è un altro giorno, lo stupore della Bortone
Il regista statunitense – Abel Ferrara – affezionato, com’è da sempre, a storie riguardanti la redenzione degli esseri umani e la sua varietà di esistenti percorsi legati alla fede, ha voluto accogliere l’invito della Bortone partecipando alla sua trasmissione.
Il regista e sceneggiatore, classe 1951, ha approfittato dell’occasione per raccontare – in maniera inedita – una toccante parentesi del suo recente percorso artistico. L’intervento è stato reputato dai telespettatori – in questi minuti – come “altamente sbalorditivo“. A tal punto da sorprendere la sua stessa conduttrice.
Oggi è un altro giorno, il toccante racconto del regista
Il nativo del Bronx si è dunque collegato – nella sua confessione – al personaggio di “Padre Pio” interpretato dall’attore Shia Labeouf, nell’omonima pellicola uscita in sala in questo settembre 2022, e poi “incarnatosi” inaspettatamente anche nella sua realtà di vita attraverso delle dinamiche ora “difficili da archiviare”.
La testimonianza di Ferrara – in prima persona – sul pluripremiato attore californiano si è rivelata fondamentale per ricostruire quanto accaduto prima e durante le riprese del film dedicato al Santo e mistico italiano dedicato all’ordine dei Cappuccini. Ferrara è riuscito a far emergere la verità – con disarmanti dichiarazioni – sul cammino di fede di LaBeouf, uno dei più amati protagonisti dell’Indiana Jones, capolavoro del 2008, diretto da Steven Spielberg.
“dalla COMUNITÀ alla conversione…”
L’interprete del Santo – come ha spiegato Ferrara – si è convertito al cattolicesimo ancor prima di iniziare ufficialmente le riprese del suo film. Labeaouf “ha vissuto con una comunità” e poco più tardi, quasi per destino, lui e il regista si sarebbero incontrati per realizzare il film.
“Lui ha visto un po’ come un miracolo… Il fatto che io gli abbia proposto il film all’epoca“, ha confessato il cineasta. Il maestro ha parlato – dunque – dell’accoglienza riservata all’attore dall’ordine dei Cappuccini sul Gargano. E del percorso che egli ha poi continuato a seguire, al loro fianco, prima di iniziare a lavorare sul set.
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