Il leader del Cremlino è stato chiaro: “tutti i mezzi a disposizione saranno utilizzati per difendere la Federazione Russa e il suo popolo.”
Crisi in Ucraina, 210° giorno di conflitto. Non è più una realtà lontana: lo spettro del disastro nucleare inizia a scuotere vivamente la preoccupazione internazionale; la conferma non arriva solo dalle ultime dichiarazioni del leader del Cremlino.
La minaccia nucleare inizia a essere sempre più vivida. La sua concretezza è ormai consolidata nelle parole del presidente russo: nel messaggio televisivo trasmetto questo mercoledì, 21 settembre, il capo della Federazione Russa punta ancora una volta il dito contro l’Occidente.
Accanto alla sua voce vi è anche quella del ministro della Difesa russo Sergey Shoigou. Stando a quanto riporta l’agenzia stampa Tass, la Russia si dichiara contro la Nato e l’Occidente collettiva, accusata di voler “indebolire, dividere e distruggere la Russia.”
La Federazione Russa considera inaccettabile la politica collettiva della Nato con riferimento all’intero sistema occidentale: nella lista nera non rientra solo il costante rifornimento di armi all’Ucraina, ma anche la modalità di trasmissione delle informazioni fino ai servizi di intelligence.
Di fronte alla”minaccia nazista a Kyiv” e “macchina di conflittualità occidentale”, il presidente russo ribadisce la volontà di Mosca di utilizzare “tutti i mezzi a disposizione” per proteggere il Paese, il suo popolo e i suoi interessi.
La minaccia russa arriva spedita dall’altra parte dell’Oceano. Stando alle parole del portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati uniti John Kirby citato dalla Abc, gli USA “prendono sul serio” l’ammonimento del presidente russo circa l’utilizzo della forza nucleare e lanciano l’allarme a livello mondiale.
Come aveva già precedentemente asserito il presidente Joe Biden, gli Stati Uniti sono attualmente impegnati per evitare il terzo conflitto mondiale. La situazione inizia a scricchiolare; pertanto, è necessario un monitoraggio costante.
La minaccia di Vladimir Putin resta, infatti, una spia accesa che risuonerà con maggior vividezza questo venerdì, 23 settembre, data di avvio al referendum di annessione da parte della Russia di quattro regioni ucraine.
In questa delicatissima fase dell’escalation, la situazione sul campo inizia però vacillare per la Russia. A confermarlo è il suo appello odierno a circa 300.000 riservisti contro l’avanzamento affermato dell’esercito di Kiev grazie alla preparazione dei suoi soldati e agli equipaggiamenti, più moderni e innovativi rispetto a quelli utilizzati dai militari della Federazione.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…