Formia: un fiume di fango la travolge. Paura e disagio ma per fortuna non ci sono vittime e feriti. Tromba d’aria tra Sabaudia e Terracina
Il maltempo torna a flagellare l’Italia. Questa volta a pagare le conseguenze più gravi è Formia invasa da un fiume di acqua e fango nel tardo pomeriggio di ieri. È il fiume Rio Fresco che è esondato a causa della pioggia battente ed incessante che nella giornata di ieri si è abbattuta lungo la costa Pontina e nell’entroterra.
E così il torrente si è trasformato in una massa di fango mista ad acqua ma anche a grandi massi che dalla montagna è arrivato con violenza a valle travolgendo tutto quello che ha incrociato nel corso del suo veloce cammino.
Ingenti i danni: alcune auto che erano in strada sono state travolte e danneggiate e diverse abitazioni sono state isolate. Danni alla viabilità e tanta paura negli occhi della gente che nei video diffusi sui social gridano: “Aitateci”.
“C’è stata una forte precipitazione che ha colpito la zona nord collinare di Formia” questo il racconto a La Repubblica del sindaco di Formia Gianluca Taddeo che ha parlato di un volume di acqua “inimmaginabile”.
@emanuelatommasino #Formia #29Settembre2022 #tragedia ♬ suono originale – Emanuela Tommasino
Il fiume d’acqua che ha flagellato parte della cittadina si è creato, ha spiegato il primo cittadino, a seguito della creazione di corsi d’acqua alternativi per le forti piogge che uniti al torrente si sono rovesciati nelle strade.
La zona più colpita è quella di Santa Maria La Noce: qui la strada è quasi crollata del tutto e diverse famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie case. “C’è stato molto spavento ma nessuna persona è rimasta ferita” ha concluso il sindaco.
Ad essere colpite, anche se in modo diverso, anche altre cittadine della costa Pontina. Tra Terracina e Sabaudia, infatti, si è abbattuta una forte tromba d’aria che ha scoperchiato diversi tetti e distrutto anche alcune serre.
Molte sono le aziende agricole che hanno subito diversi danni e alcune sono state completamente distrutte. Non sono mancati allagamenti con disagi alla popolazione ma anche alla viabilità con alberi sradicati.
“Si dichiari lo stato di calamità. Viviamo un momento difficile per le imprese, non possiamo permetterci di abbandonare il cuore pulsante dell’economia della provincia di Latina”
Il grido d’aiuto di Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio che ha già annunciato che presenterà una mozione.
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