Martina Rossi, per i due 30enni condannati a tre anni è stata decisa la semilibertà. I due si sono presentati nel carcere di Arezzo
Si sono costituiti in carcere, nel pomeriggio di ieri, venerdì 7 ottobre, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due 30ennui condannati in via definitiva a tre anni di reclusione per tentata violenza sessuale nei confronti di Martina Rossi, la studentessa 20enne di Arezzo precipitata da una terrazza di un albergo di Palma di Maiorca il 3 agosto 2011, mentre si trovava in vacanza con le amiche, nel tentativo di sfuggire ai due giovani imputati.
I 30enni, a quanto si apprende, si sono costituiti presentandosi nel carcere di Arezzo in seguito all’udienza svoltasi nei giorni scorsi durante la quale è stata respinta la richiesta di messa in prova ai servizi sociali.
Per Albertoni e Vanneschi è stato stabilito il regime di semilibertà. Lo ha disposto il tribunale di sorveglianza di Firenze in seguito all’udienza svoltasi il 29 settembre scorso. La decisone in procura generale è arrivata solo ieri e così il provvedimento è diventato esecutivo.
Appresa la notizia i due 30enne si sono costituiti ad un anno esatto dalla condanna della Cassazione arrivata lo scorso 7 ottobre 2021 per la tentata violenza sessuale ai danni della studentessa genovese Martina Rossi.
In seguito alla condanna i due avevano chiesto la messa in prova ai servizi sociali, domanda rigettata e stabilito il regime di semilibertà. Si tratta di una misura alternativa che permette ai due condannati di lavorare all’esterno del carcere anche con soste a casa ma con il rientro nel penitenziario alla sera. Ci sarà per i due un programma ad hoc.
A poche ora dalla decisione di Albertoni e Vanneschi di costituirsi è arrivato il commento dei genitori di Martina Rossi che da sempre si sono battuti per far emergere la verità sulla morte della loro figlia.
Solo a marzo il papà della studentessa di Arezzo aveva fatto sentire la sua voce per denunciare che, a distanza di molti mesi la condanna della Cassazione, non era ancora stata eseguita.
Ieri finalmente la svolta. I due hanno parlato tramite l’avvocato Luca Fanfani che a Fanpage ha sottolineato come i genitori di Martina abbiamo rimarcato il fatto che il tempo passava ma la decisione non arrivava mai:
“Se Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi sono in prigione vuol dire che mancava ancora un pezzetto al cammino della giustizia, e adesso è stato compiuto. Ora giustizia è fatta”.
I risvolti di ieri hanno messo la parola fine a questa tragica vicenda per la quale il signor Bruno Rossi aveva sottolineato, più volte, come in Italia i tempi della giustizia siano troppo lunghi.
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