Aveva 46 anni e viveva a Faenza con la figlia dopo la separazione dal marito, è stata uccisa la mattina del 6 febbraio 2021.
La signora viveva a Faenza in provincia di Ravenna dove lavorava come impiegata in una concessionaria d’auto. Con lei in casa la figlia di 21 anni Arianna rimastale accanto dopo la separazione dall’ex marito.
La mattina del 6 febbraio all’alba la figlia era andata via con il padre per comprare un’auto nuova a Lecco. In casa era rimasta solo la ragazza di quest’ultima che pochi minuti dopo la partenza della fidanzata (poco dopo le 6) aveva sentito delle urla provenire dalla camera della signora.
La chiamata ai carabinieri ha fatto sì che in pochissimi minuti giungessero presso l’abitazione le pattuglie della Polizia coordinate dalla Procura di Ravenna. Ilenia venne trovata riversa a terra morta per colpa di una coltellata alla gola che le aveva reciso la giugulare.
Ilenia Fabbri, chi è stato il suo assassino?
La Procura ha avviato un’inchiesta inizialmente contro ignoti ma poi gli investigatori hanno scoperto che il rapporto fra i due ex coniugi era turbolento dopo la separazione avvenuta nel 2018.
Infatti Ilenia contro Claudio Nanni, 53 anni, avuto diverse cause pendenti in tribunale relative la divisione del patrimonio coniugale, addirittura aveva avanzato 500mila euro come richiesta di risarcimento, scesa poi a 100mila euro.
L’uomo nei confronti della donna proprio per via di questo contenzioso economico l’aveva minacciata più volte, direttamente o indirettamente, di morte. Nell’ottobre 2017 c’era stata anche un’aggressione fisica ma l’indagine era stata archiviata quasi subito per mancanza di prove.
Ilenia però non si sentiva al sicuro e lo aveva confessato anche ad un’amica. Per questo le forze dell’ordine alla fine hanno avanzato verso Nanni l’accusa di concorso in omicidio pluriaggravato.
Chi ha ucciso Ilenia Fabbri?
Nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2021 per Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, suo conoscente 52enne pluripregiudicato residente a Bagno, fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I soggetti infatti erano ritenuti dalla Procura rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio della donna.
I due nelle settimane prima del misfatto si sarebbero scambiati diversi messaggi e chiamate, in parte intercettate dai Carabinieri.
Alla fine Barbieri confessò l’omicidio pochi giorni dopo, raccontando che l’amico gli aveva promesso un compenso di circa 20 mila euro e un’automobile (quella che stava andando a prendere la mattina dell’omicidio).
Il piano era però saltato per la presenza in casa della ragazza di sua figlia Arianna che Nanni non aveva previsto, il suo alibi era saltato pochi minuti dalla partenza da Faenza.
Il 28 febbraio 2022 la Corte d’Assise di Ravenna dopo una serie di testimonianze su più fronti dei due indagati, aveva condannato gli imputati all’ergastolo in accoglimento delle richieste della pubblica accusa.
Emerse anche che i due avevano tentato di uccidere la signora ben due volte prima del 6 febbraio, ma senza esiti positivi. Nel processo la figlia di Nanni si costituì parte civile contro l’uomo che aveva ammazzato la madre.
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