Mercoledì 12 ottobre, 231° giorno di conflitto russo-ucraino: 12 arresti in Crimea e 7 civili uccisi nel nuovo attacco russo nel Donetsk.
Prosegue senza sosta l’escalation di fuoco avanzata dall’offensiva russa all’indomani dell’esplosione del ponte di Kerch, il viadotto stradale e ferroviario simbolo dell’annessione della Crimea alla Federazione Russa.
The outcomes of this morning’s shelling of a market in Avdiyivka, one of the closest towns to the frontline. At least 7 killed and 8 wounded so far pic.twitter.com/woFIqhoMRk
— UkraineWorld (@ukraine_world) October 12, 2022
Questo mercoledì, 11 ottobre, un nuovo raid ha acceso i cieli dell’Ucraina. Bersaglio dell’ennesimo attacco missilistico è il mercato centrale di Avdiivka, città orientale dell’Ucraina. Drammatico il bilancio delle vittime rilasciato da fonti ufficiali citate da Reuters: 7 civili sono stati uccisi mentre sale a 8 il numero dei feriti.
Si tratta di un piano militare “assolutamente privo di logica” – ha precisato il governatore dell’oblast’ di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. A riportare le sue dichiarazioni è il quotidiano locale Kyiv Independent: “Obiettivo esclusivo del raid è […] il terrore […] la sfrenata voglia di uccidere il maggior numero di persone possibile.”
Crisi Ucraina, 231° giorno di conflitto: gli arresti in Crimea
L’impennata dell’escalation è conseguente all’esplosione del ponte di Kerch, viadotto che collega la Crimea occupata alla Federazione Russa attraverso la regione russa di Krasnodar.
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L’esplosione del simbolo dell’annessione russa della Crimea, risalente allo scorso sabato 8 ottobre, ha piegato ulteriormente la già delicata situazione tra Kiev e Mosca.
Il parziale danneggiamento del ponte di Kerch ha costretto il Cremlino a rivedere il piano di attacco in termini non solo di logistica militare nella parte occupata del Paese, ma anche di circolazione e traffico navale, seriamente compromessi dalla distruzione del doppio viadotto.
Nel frattempo prosegue l’ondata di arresti tra i principali sospetti dell’atto terroristico nel Mar D’Azov. Sale a 12 il bilancio degli arresti coinvolti: a riportare l’informazione è il leader del comitato investigativo Alexander Bastryki citato da Ria Novosti.
Questione price cap, Putin: “nessuna fornitura energetica”
Con riferimento alla questione del price cap, le dichiarazioni del leader del Cremlino – proferite durante la conferenza sul mercato energetico a Mosca – sono chiare:
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La Federazione Russa è disponibile a fornire ulteriori forniture energetiche aggiuntive all’Europa per il periodo autunnale e invernale, ma non intene fornire risorse energetiche ai Paesi che ne limitano i prezzi
Siamo di fronte a un “conflitto per il futuro del mondo” ha riferito la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: non è sufficiente la risposta europea, è necessaria la mobilitazione globale a difesa dell’Ucraina e del mondo intero.
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