Si tratta di un vero e proprio tarlo che si insinua nella mente della persona colpita, difficilmente la si sradica senza l’aiuto di uno specialista.
L’invidia fa parte dell’essere umano, in positivo ci fa sempre stare in competizione per migliorarci e crescere professionalmente e come individui. Eppure però questa, se non controllata, può diventare un’arma a doppio taglio verso noi stessi e quelli che si stanno attorno.
Dal latino in-videre significa “guardare con ostilità”, l’invidia può essere intesa come quel fastidio oppure il risentimento che si provano davanti la gioia e la felicità di qualcun altro. Chi la prova avverte un senso di impotenza, ci si sente inadeguati (a volte inferiori) rispetto al nostro interlocutore e provoca malessere incontrollato.
Capire che ci troviamo di fronte a questo sentimento è utile a noi per migliorare ma anche per metterci in guardia da commenti cattivi che ci vengono rivolti e prenderne atto in maniera costruttiva. Aiutando se possibile, con parole accurate, la persona con cui ci rapportiamo.
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Spesso chi è invidioso attribuisce la sua situazione a fattori esterni a lui, ma questo non è sempre vero. La “sfiga” non è sempre responsabile del nostro successo o insuccesso.
1. Non ti incoraggia mai
Non importa quanto tu abbia faticato per arrivare al tuo obbiettivo, la persona invidiosa farà sempre orbitare la situazione attorno alla “casualità della vita”, mettendo in dubbio le tue abilità personali.
Non aspettarti mai incoraggiamenti per i tuoi progressi piuttosto minimizzerà sempre i risultati che hai raggiunto.
Gli invidiosi si nascondono spesso dietro la nostra cerchia di amici e conoscenti e non è facile smascherarli.
L’invidioso inoltre trova mille pretesti per farti sentire sempre inadeguato e ti criticherà per come sei vestito, come ti trucchi, come hai svolto un lavoro in ufficio o a casa, come tratti il tuo compagno/a o i tuoi figli. Per quanto ti sforzerai il tuo lavoro non sarà mai abbastanza e paragonabile al suo. La competizione è sempre accesa!
La frase “Te l’avevo detto” è indice di questa situazione. Dopo averti scrutato a fondo non esulterà mai per i tuoi successi ma sarà pronto a puntarti il dito quando ci sarà il primo scivolone personale.
Facci caso, l’invidioso ha sempre una scusa pronta ed una giustificazione da darti. Se questa persona ha agito in un determinato modo è perché te lo sei meritato! Nessun pentimento o ammissione di colpa, la colpa è solo tua non sua!
L’invidioso ha bisogno che anche le altre persone non ti stimino. Non importa che cosa sia il pretesto d’azione, l’importante è che se ne parli in negativo per metterti in cattiva luce (a lavoro, con i figli, la famiglia, gli amici).
Ricorda sempre questo mantra: “Una persona è in grado di ferirci soltanto se noi gli diamo la possibilità di farlo!”. Sia che siamo noi, prima di essere seguiti da uno specialista, sia che si tratti di persone a noi care.
Gestire l’invidia positivamente è fattibile, come? Usando il nostro senso critico per esaminare noi stessi ed i nostri limiti. Riuscire a convertire l’invidia in stimolo ed ammirazione può diventare una leva di crescita persona importantissima che aiuta l’autostima e permette di vivere una vita piena e felice.
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