Il titolare di una ditta di movimento terra è morto ieri pomeriggio a Cima Gogna, frazione di Auronzo di Cadore (Belluno), in un incidente sul lavoro.
Dramma a Cima Gogna, frazione di Auronzo di Cadore (Belluno). Ieri pomeriggio, il titolare di una ditta di movimento terra e produzione di calcestruzzi ha perso la vita mentre lavorava nel deposito della sua azienda.
Il 59enne stava svolgendo delle operazioni a bordo di una pala meccanica che si è rovesciata improvvisamente schiacciandolo. A nulla è servito il tempestivo intervento dei soccorsi del 119: l’uomo è deceduto sul colpo. Presenti anche i carabinieri, i vigili del fuoco ed i tecnici dello Spisal (Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro).
Auronzo di Cadore, titolare di una ditta muore schiacciato da una pala meccanica: aveva 59 anni
Dolore e sconforto ad Auronzo di Cadore, comune in provincia di Belluno, dopo la morte improvvisa di Giuseppe Cella Sartor, 59enne titolare della Sica, azienda che si occupa di movimento terra e calcestruzzi con sede nella frazione di Cima Gogna.
Sartor, ieri pomeriggio, lunedì 24 ottobre, è rimasto vittima di un terribile incidente mentre lavorava proprio all’interno della sua ditta. Secondo quanto ricostruito sino ad ora, come riporta la redazione de Il Corriere del Veneto, il 59enne era impegnato in alcune operazioni a bordo di una ruspa, quando, per cause ancora al vaglio degli investigatori, il mezzo si è ribaltato schiacciandolo sotto il suo peso.
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Immediatamente sul posto si sono precipitati i sanitari del Suem 118 ed una squadra dei vigili del fuoco. I pompieri hanno estratto Sartor da sotto la pala meccanica e lo hanno affidato alle cure dell’equipe medica a cui non è rimasto altro che constatarne il decesso.
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Presso la Sica sono arrivati anche i carabinieri e gli ispettori dello Spisal che hanno provveduto ai rilievi di legge ed ora dovranno determinare la dinamica della tragedia.
La notizia ha gettato nello sconforto l’intera zona, dove il 59enne era molto conosciuto anche per la sua ditta che, riporta Il Corriere del Veneto, gestiva da alcuni anni dopo la morte del padre, rimasto anch’egli vittima di un infortunio sul lavoro.