A dire queste parole l’avvocato della famiglia Celentano, Luigi Ferrandino, intervistato a “Mattino Cinque” sul caso che dopo oltre 26 anni sembra essere giunto ad punto di svolta.
Forse dopo 26 anni il caso della scomparsa della piccola Angela Celentano sembra quasi per essere risolto. La bambina era scomparsa sul Monte Faito, all’età di tre anni, il 10 agosto 1996, mentre stava svolgendo una gita con i genitori Maria e Catello e le sorelle Rosa e Noemi.
Per anni la famiglia non si è mai rassegnata al rapimento prodigandosi in ogni modo per poter trovare qualche indizio che portasse alla loro bambina. Però dalla scorsa estate pare essersi aperta una nuova pista investigativa che li ha condotti direttamente in Sud America.
Qui, infatti, gli investigatori hanno trovato una ragazza della stessa età che oggi avrebbe Angela e la cui somiglianza è incredibile proprio come le sorelle della piccola scomparsa. Questa ragazza ha anche un neo sulla schiena come lo aveva Angela, indizio che avrebbe fatto trasalire mamma Maria una volta venuta a conoscenza del particolare.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Tragedia in una vetreria: operaia rimane incastrata in un macchinario e muore
L’avvocato Ferrandino è fiducioso, presto le prove del dna
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Giovane trovato morto nella stanza di un hotel: è giallo
Inizialmente l’avvocato di famiglia, Luigi Ferrandino, aveva rivelato alla stampa che era molto difficile avvicinare la ragazza per via della chiusura della sua famiglia ma ieri, intervistato da Federica Panicucci a “Mattino Cinque” ha svelato alcune novità in merito al caso che potrebbero risolvere presto la situazione di impasse.
“Le novità in relazione ad Angela sono che la nostra persona di riferimento ha raggiunto un accordo con la ragazza e nelle prossime settimane verrà in Europa, non posso dire dove, e noi ci auguriamo si riesca a ricavare del materiale per il Dna”.
L’avvocato non ha saputo dare maggiori informazioni, ma ha svelato che “Il nostro contatto ha una sua autorevolezza e credibilità per questa ragazza. Lei gira il mondo quindi non è un problema per lei spostarsi”.
A questa persona ha anche dato precise indicazioni su come poter raccogliere il campione di saliva in modo che questo non sia contaminato oppure troppo poco per rintracciare il dna nella sua interezza.
Forse il giallo si appresta a trovare una risoluzione definitiva, non ci resta che attendere le prossime settimane per l’arrivo in Europa (o in Italia) della giovane.