Nella mattinata di mercoledì, un uomo è stato trovato privo di vita nella sua casa di Taglio di Po (Rovigo): ad ucciderlo le esalazioni di monossido di carbonio.
Di Marco Spartà
25 novembre
Drammatica scoperta in un’abitazione: uomo trovato morto da un collega
Un uomo di 56 anni è stato trovato morto all’interno della sua abitazione di Taglio di Po (Rovigo). A fare la scoperta drammatica, nella mattinata di mercoledì, è stato un collega del 56enne, che lavorava come operatore ecologico.
Quest’ultimo, si era preoccupato di non vedere arrivare l’uomo a lavoro, ed è andato a controllare se fosse successo qualcosa. Al suo arrivo, però, ha trovato il corpo senza vita ed ha subito chiamato le forze dell’ordine. Da quanto riscontrato, il 56enne sarebbe rimasto intossicato dalle esalazioni provenienti da un generatore di corrente a gasolio.
Taglio di Po, dramma in un’abitazione: 56enne ucciso in casa dalle esalazioni di monossido
Un vero e proprio dramma quello consumatosi nella mattinata di mercoledì 23 novembre a Taglio di Po, in provincia di Rovigo. Renzo Maccapani, operatore ecologico di 56 anni, è stato trovato privo di vita all’interno della sua abitazione.
Tutto è partito intorno alle 10:30 quando alcuni colleghi hanno notato l’assenza a lavoro di Maccapani. Uno di loro, dunque, riferiscono alcune redazioni locali e il quotidiano Il Mattino, ha deciso recarsi presso l’abitazione del 56enne temendo gli fosse successo qualcosa. I timori iniziali, purtroppo, si sono rivelati fondati al suo arrivo, quando è stato scoperto il cadavere del 56enne. Immediata la chiamata al numero unico per le emergenze.
Intervenuti i sanitari del 118 ed i carabinieri
Sul posto sono arrivati i soccorsi del Suem 118 ed i carabinieri. Purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. I militari dell’Arma hanno, dunque, avviato le indagini per determinare cosa potesse essere capitato a Maccapani.
La ricostruzione della tragedia
Da quanto ricostruito, scrive Il Mattino, il 56enne sarebbe rimasto ucciso dalle esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un generatore di corrente a gasolio che utilizzava per scaldare e illuminare l’abitazione. Pare, difatti, che a Maccapani fossero state staccate le utenze per via dei mancati pagamenti delle bollette. Constatata la tragedia, l’autorità giudiziaria non ha disposto ulteriori esami sulla salma, già restituita alla famiglia per la celebrazione delle esequie.
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