Il corpo di Ginetta, che presentava una profonda ferita alla testa, è stato scoperto nel pomeriggio di sabato 3 luglio 2021. A dare l’allarme alcuni vicini insospettiti.
di Arianna Babetto
02 dicembre 2022
Chi era Ginetta Giolli, uccisa il 3 luglio 2021 a Livorno
La signora aveva 62 anni e viveva da anni in un piccolo appartamento di Livorno, lo stesso in cui la Polizia ed i Vigili del Fuoco la trovarono morta il pomeriggio del 3 luglio. Era esanime a terra con evidenti lesioni alla testa provocate, si seppe dopo, da diverse martellate. A dare l’allarme alcuni vicini, in particolare un’amica che non la sentiva da diversi giorni. La signora era sposata con Youssef El Haitami, marocchino di 55 anni, che però non viveva in pianta stabile con lei: le nozze, infatti, erano state concordate solo per fargli ottenere il permesso di soggiorno.
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Ginetta Giolli, fermato il marito con l’accusa di omicidio volontario
L’uomo si era presentato in Caserma di sua spontanea volontà domenica 4 luglio spiegando che non sapeva nulla della moglie e che si trovava fuori regione dal 1° del mese. Le celle telefoniche però lo incastravano a casa della donna quel giorno, lo stesso in cui l’autopsia aveva dichiarato il decesso di Ginetta. Secondo gli inquirenti infatti Youssef l’avrebbe uccisa dopo l’ennesima lite avvenuta perchè la moglie voleva allontanarlo dalla sua casa per via del carattere troppo aggressivo.
L’interrogatorio di Youssef, lui si dichiara innocente
Fermato immediatamente con l’accusa di omicidio volontario, l’uomo si dichiarò innocente ed estraneo ai fatti, nonostante durante l’interrogatorio avvenuto a novembre ammise che aveva cenato con Ginetta la sera del 2 luglio prima di andare via, ritrattando quindi la confessione precedente.
Il killer di Ginetta Giolli davanti ai giudici: è ergastolo
Nel 2022 l’indiziato venne rinviato a giudizio: la Procura gli contestava le “aggravanti della crudeltà e del vincolo coniugale“. A settembre infine venne condannato in primo grado all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Livorno presieduta dal giudice del tribunale Luciano Costantini.