Una notizia che sconvolge i tifosi della Juventus ma anche l’intero mondo sportivo. Emergono dettagli davvero sconcertanti
Di Alessia Conte
04 Dicembre 2022
Le accuse che lasciano senza parole
Le accuse evidenziate sono davvero pesanti, plusvalenze gonfiate, falso in bilancio, scritture private e pagamenti in nero ai procuratori, è la triste realtà che abbraccia la Juventus, squadra calcistica, in collaborazione con altre società. Non si sa se siano o vere o meno queste voci ma quel che è certo è che è un altro scandalo per i dirigenti bianconero, accusati di aver commesso le azioni sopracitate.
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La realtà è diversa, la Juve non taglia gli stipendi
Nell’aprile del 2020, in pieno lockdown da pandemia da coronavirus, i giocatori bianconeri fecero sapere che di comune accordo avrebbero rinunciato ai loro salatissimi stipendi per quattro mesi. Ad annunciare tale intento fu Giorgio Chiellini, il capitano della Juventus che disse pubblicamente: ” Ci siamo messi d’accordo come persone intelligenti. Mi hanno dato meriti in più, come capitano ho fatto il mio. Sono contento che i compagni si siano accorti del momento della società e sono venuti incontro”.
Chiellini scrive su WhatsApp
A quanto pare però la realtà è stata ben diversa, questa viene dimostrata da un messaggio inviato su WhatsApp dallo stesso Chiellini, tale notifica fu inviata al gruppo della squadra ed ora è al vaglio degli inquirenti: “Ciao a tutti, come sapete stiamo parlando con Fabio (Paratici, ndr) e il presidente per cercare di aiutare il club e tutti i dipendenti in questo momento di difficoltà. La proposta finale è questa: ci mancano 4 mesi di salario. 3 mesi pagati in caso che riusciamo a finire il campionato, 2 mesi e mezzo in caso di stop. Il presidente ha garantito il pagamento di una mensilità il 1 luglio ed il resto nella stagione 20/21″. In buona sostanza, la rinuncia ai salari non era una decisione presa all’unanime in quanto alcuni giocatori non erano d’accordo e la comparsa di Chiellini era più una lavata di faccia agli occhi dello sport e null’altro. Il messaggio continua dicendo che di questa faccenda non se ne poteva parlare a nessuno tantomeno ai mezzi di comunicazione.
Sarri confessa ai pm, era tutto una finzione?
Anche Sarri, l’allenatore, è stato intricato nella faccenda, gli venne detto che i giocatori erano d’accordo e gli venne proposto di rinunciare a 4 mensilità. La cosa più sconvolgente è che Sarri avrebbe dovuto accettare senza se e senza ma l’accordo altrimenti sarebbe stato esonerato dall’incarico, cosa che avvenne a fine stagione.