E’ stata diffusa la foto di un possibile aggressore del ragazzo Marco Pannone, ridotto in fin di vita a Londra, ma non è l’unico sospettato
Di Alessia Conte
09 Dicembre 2022
Marco Pannone, il ragazzo italiano ridotto in fin di vita a Londra
Marco Pannone è un ragazzo italiano originario di Latina, la sua storia è entrare tra le pagine della cronaca nera per un episodio decisamente spiacevole. E’ stato massacrato di botte ed ora si trova in fin di vita nel reparto di terapia intensiva del King’s College Hospital. La storia del giovane è decisamente strana, ad avvisare la famiglia di quanto accaduto è stato un amico di Marco che ha scritto un messaggio su Facebook alla sorella del malcapitato, spiegando per grandi linee quello che era accaduto. Lo zio di Marco (l’unico provvisto di passaporto), si è precipitato a Londra ed ha raccontato una situazione drammatica: “Mio nipote lotta tra la vita e la morte, lo hanno pestato di botte, la situazione è davvero critica”, aveva dichiarato qualche giorno fa.
Spunta la foto di un sospettato ma non è l’unico
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La feroce aggressione è avvenuta venerdì 2 dicembre, Marco è stato lasciato agonizzante nel retro del ristorante dove lavorava, per motivi al momento sconosciuti. La polizia chiede aiuto ai cittadini per avere qualche indizio ed identificare l’aggressore, nel frattempo è sbucato un fotogramma di un sospettato dalle telecamere a circuito chiuso poste negli angoli della città.
Marco però è stato avvicinato non da uno ma ben due ragazzi verso le 23.10, ha ricevuto un pugno in faccia, caduto a terra ed ha colpito la testa contro il marciapiede, i due aggressori e sospettati sono scappati verso Nursery Road mentre il pestaggio è avvenuto nella periferia di Brixton.
Pannone viveva a Londra da 6 anni e lavorava regolarmente come cameriere, dalle prime indagini effettuate dalla polizia, il 25enne non ha provocato in alcun modo gli aggressori, Marco era ben voluto da chi lo conosceva, si è mostrato sempre disponibile con tutti, la famiglia non si capacita di quanto feroce sia stata l’aggressione.